giovedì 19 gennaio 2012

Le più grandi foto di gruppo mai scattate: la Terra vista dallo spazio

Molti post fa vi ho fatto vedere la bellezza del nostro pianeta visto dalla Luna, direttamente dalle immagini scattate dagli astronauti durante le missioni spaziali Apollo degli anni 60-70.
Qualche giorno addietro vi ho mostrato come appare il nostro pianeta dalla superficie di Marte.
Ora voglio regalarvi (e regalarmi) qualcosa di ancora più suggestivo, che cerca di rispondere alla semplice domanda: "come appare la Terra vista dallo spazio?"
Come si trasforma il nostro pianeta mano a mano che ci si allontana? Quanto è splendente?
E visto che il 70% della superficie è occupato da acqua, è possibile che ci appaia di una tenue colorazione azzurra?
Non ci resta che scoprirlo, alzandoci nello spazio in un viaggio virtuale costruito con le immagini che abbiamo a disposizione dalle sonde lanciate negli ultimi decenni.

Dai pianeti interni (Mercurio e Venere), la Terra è vista come un pianeta esterno, con una fase sempre piena. la Luna, nostra compagna da svariati miliardi di anni, sarà visibile sempre prospetticamente vicino alla brillante sagoma terrestre.
Il nostro pianeta appare effettivamente di colore azzurro, mentre la superficie selenica di una tinta leggermente gialla. L'accostamento di colori dovrebbe essere davvero suggestivo, aiutato dal fatto che la loro luminosità è piuttosto alta.
La sonda Messenger, in orbita attorno a Mercurio, ha ottenuto quella che in ordine cronologico rappresenta l'immagine più recente del sistema Terra-Luna, da una distanza di 183 milioni di chilometri, nei pressi dell'orbita di Mercurio.
Una bellissima foto di gruppo, visto che in questo punto luminoso ci sono 6 miliardi di esseri umani e tutte le loro vite:
La Terra e la Luna ripresi dalla sonda Messenger nei pressi di Mercurio


Dopo questo sguardo, spostiamoci sul nostro "pianeta gemello".
E' un vero peccato che Venere abbia un'atmosfera così opaca da impedire l'osservazione di qualsiasi astro dalla sua superficie. In volo orbitale attorno al pianeta, la Terra e la Luna appaiono evidenti e ben separate. Quando il nostro pianeta si trova in opposizione, quindi alla minima distanza, la sua magnitudine raggiunge la -6,6, con la Luna splendente di magnitudine -2,7, più brillante di Giove visto dai nostri cieli. Lo spettacolo di questi due corpi celesti separati da una distanza angolare di poche decine di minuti d'arco, dovrebbe essere sorprendentemente bello. Il nostro pianeta sottende un angolo superiore ad 1', al limite della risoluzione dell'occhio nudo.
Non abbiamo purtroppo immagini di questo spettacolo cosmico, quindi dobbiamo accontentarci della nostra immaginazione.

Con la nostra astronave virtuale, ci spostiamo velocemente verso la parte esterna del sistema solare. Per guadagnare la spinta necessaria per uscire dall'attrazione gravitazionale del Sole, meglio fare un fly-by con la Terra: un incontro ravvicinato che ci permette di guadagnare velocità sfruttando il suo campo gravitazionale.
E tanto che ci siamo, godiamoci anche un'istantanea di questo veloce passaggio:

Fly-by della sonda Rosetta con la Terra per acquistare maggiore velocità


Da questo punto in poi, la Terra e la Luna diventano corpi celesti interni, più vicini al Sole rispetto alla nostra posizione. Questo implica che sarà evidente il fenomeno delle fasi ed i due corpi non si discosteranno dal Sole per più di qualche decina di gradi al massimo.
Mano a mano che la distanza aumenta, la Terra riduce inesorabilmente le sue dimensioni.
A circa 10 milioni di chilometri di distanza, diventa difficile notare particolari in un disco ormai davvero piccolo, come testimonia questa immagine ripresa dalla sonda Juno il 26 Agosto 2011 in viaggio verso Giove. Questa è circa la visione che si avrebbe ad occhio nudo:

Terra e Luna ripresi dalla sonda Juno ad una distanza di circa 10 milioni di chilometri

Ben presto arriviamo su Marte e finalmente possiamo atterrare e goderci lo spettacolo con più calma, anche perché poi il viaggio proseguirà senza altre soste.
Dalla superficie del pianeta rosso, la Terra raggiunge massime elongazioni di circa 47,5°, simili a quelle di Venere visto dai nostri cieli. In queste circostanze, la Terra brilla di magnitudine -2,5, mentre la Luna, distante circa 9', di magnitudine 0,9.
E' un po' curioso notare che Venere, nonostante sia più distante, è più brillante della Terra. Il motivo è da ricercare nella percentuale di luce riflessa dai due pianeti. L'atmosfera di Venere riflette circa il 75% della luce incidente, mentre la Terra, coperta per il 70% da acque (molto scure), ne riflette appena meno del 30%.
Quanti di voi vorrebbero però assistere ad una bella congiunzione Venere-Terra? Il rover Spirit della NASA ha avuto questa fortuna:

Venere e la Terra nel cielo marziano subito dopo il tramonto del Sole


Oppure volete osservare Giove e la Terra nella stessa immagine? Da Marte anche questo è possibile:

Congiunzione Giove-Terra osservata da Marte

Proiettiamoci ora verso la periferia del Sistema Solare.
La Terra e la Luna ben presto diventano un unico piccolo punto di tonalità azzurra. La separazione angolare è troppo bassa per distinguere i due corpi celesti senza un ausilio ottico.
Anche la magnitudine e la distanza angolare dal Sole si riducono inesorabilmente.

Arrivati alla distanza di Saturno, il nostro pianeta appare un piccolo punto indistinto dal diametro massimo che supera di poco i 2", brillante di magnutidine 1,2. La Luna ha un diametro apparente 4 volte inferiore ed una luminosità di appena magnitudine 5,3. La separazione dei due corpi celesti sfiora il minuto d'arco alla minima distanza, alla quale però l'osservazione è davvero difficoltosa a causa della vicinanza del Sole e della sottilissima fase sottesa dai due corpi celesti.
Grazie al sistema di anelli, se calcoliamo bene distanze e geometrie, abbiamo la possibilità di osservare uno dei più belli spettacoli del sistema solare.
la sonda Cassini, in orbita attorno al pianeta dal 2004 ci è riuscita.
Guardate questa foto:

La Terra immersa nel chiarore degli anelli di Saturno

Riuscite a vedere un puntino nella parte sinistra degli anelli?
Non lo vedete bene?
Guardate meglio:
Il piccolo punto azzurro brilla di magnitudine 1,2

Quel puntino azzurro è proprio la Terra, immersa nella luce del Sole diffusa dagli anelli. Questa meraviglisa immagine è stata ottenuta grazie allo schermo naturale prodotto dal globo di Saturno che ha oscurato il Sole e reso visibile il nostro lontano pianeta. Siamo infatti a circa 1,5 miliardi di chilometri da casa e viene da chiedersi: come possono trovare posto 6 miliardi di persone in un punto così infinitamente piccolo?

Arriviamo ai confini del Sistema Solare, con l'immagine più famosa della storia e quella che attualmente detiene il record di distanza.
La sonda Voyager 1 il 14 Febbraio 1990, alla distanza di oltre 6 miliardi di chilometri, diede un ultimo sguardo verso quella remota casa che non avrebbe mai più raggiunto.
La foto di quel piccolo punto azzurro, denominato in inglese "The Pale Blue Dot", fu un'idea del grande astrofisico e scrittore Carl Sagan, che propose di scattare questa immagine già nel 1981, come testimonianza della nostra posizione ed importanza nell'Universo.
L'immagine ritrae il piccolo punto azzurro immerso nel chiarore di un Sole ormai anche esso irriconoscibile perché ridotto ad un punto, sebbene molto luminoso. Nassuna traccia della Luna, troppo vicina e debole. Nessuna speranza neanche di risolvere quel punto di magnitudine circa 5, ormai troppo debole per essere osservato anche con potenti telescopi.

La Terra vista da una distanza di 6 miliardi di chilometri dalla sonda Voyager 1


I tecnici della NASA fecero di più che catturare la debole luce della Terra. Come ultimo saluto al grande viaggio della Voyager 1, ripresero quello che venne definito ritratto di famiglia. Da quella prospettiva unica sul sistema solare, la luce di 6 pianeti fu l'ultima immagine catturata dalle videocamere della sonda.

Ritratto di famiglia da 6 miliardi di chilometri di distanza. Dall'alto in basso, da sinistra a destra: Venere, Terra, Giove, Saturno, Urano e Nettuno

Siamo arrivati alla conclusione di questo post, ma prima di salutarvi vi invito a riguardare quest'utlima immagine della Terra e a pensare che tutta l'umanità è racchiusa in un punto dal diametro inferiore ad un pixel.

5 commenti:

  1. Cavoli, veramente sensazionale !!!
    Davvero bellissimo post.

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  2. Fa un effetto strano.. vedersi da lontano. Bel post!

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  3. Le più belle immagini della storia. Di un fascino unico. Emozionanti

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