Queste nubi, presenti da miliardi di anni, si modificano in continuazione e solcano i cieli a velocità comprese tra 300 e 400 km/h, compiendo una rotazione completa attorno al pianeta in un periodo compreso tra 4 e 6 giorni, contro i 243 impiegati dalla superficie solida.
Credo che ormai abbiate compreso tutti che sto parlando di Venere, il pianeta a noi più vicino e il più inospitale di tutto il sistema solare.
La meteorologia del pianeta è veramente sorprendente e come vi ho mostrato qualche post addietro può essere studiata anche con i nostri telescopi amatoriali.
La mia stagione di osservazione Venusiana è iniziata e queste che vi presento sono le immagini che ho ottenuto nei giorni precedenti.
La prima ritrae due aspetti differenti del pianeta.
A seconda dei filtri utilizzati per la ripresa sono accessibili diverse zone atmosferiche. Un filtro ultravioletto mostra la sommità delle nubi, a circa 80 km di altezza, mentre un infrarosso i sitemi nuvolisi posti a quote più basse, intorno ai 60 km. I due livelli atmosferici sembra non abbiano nulla in comune, visto che le nubi osservabili sono totalmente diverse: un altro punto terribilmente affascinante di questo mondo così inospitale, eppure così vicino.
Venere in ultravioletto (UV) ed infrarosso (IR) |
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