mercoledì 2 novembre 2011

Occhi all'insù per osservare la stazione spaziale internazionale

La stazione spaziale internazionale (ISS) è il manufatto umano più grande mai collocato nello spazio, situata su un'orbita con un'altezza media di circa 370 km dalla superficie terrestre.

Visibilità della ISS nei prossimi giorni
Non tutti forse sanno che la stazione spaziale è facilissima da osservare nel cielo, grazie alle sue cospicue dimensioni (maggiori di un campo da calcio).
Nella particolare configurazione geometrica in cui sulla superficie terrestre è notte, mentre alla quota della ISS è giorno, la luce solare riflessa dalla stazione è sufficiente per farla brillare più del pianeta Giove.
Riconoscere la stazione spaziale nel cielo è semplicissimo: quando vedete un punto molto luminoso muoversi ad una velocità paragonabile a quella di un aereo di linea, ma con una luce giallo/bianca fissa, allora non potete sbagliarvi: state osservando la ISS.

A causa della particolare situazione geometrica richiesta, la stazione spaziale si osserva periodicamente per circa una settimana poco dopo il tramonto del Sole o poco prima dell'alba.
In questi e nei prossimi giorni avremo forse le migliori occasioni per osservarla, già nel tardo pomeriggio.
Il 2 e 3 Novembre potremo assistere a doppi passaggi: il periodo orbitale di soli 90 minuti è sufficiente per farcela vedere due volte nello stesso giorno.
La finestra di visibilità per le nostre latitudini si estende almeno fino al 9 Novembre, poi forse dovremo aspettare un mese per poterla ammirare la mattina prima del sorgere del Sole.
Per prevedere i passaggi per le vostre latitudini e le loro proprietà (altezza, magnitudine, orario preciso al secondo), potete consultare i soliti siti web: www.calsky.org e www.heavens-above.com .
Se siete troppo pigri e non vivete lontano dal centro Italia, queste sono le previsioni per Perugia. Con uno scarto di qualche decina di secondi, sono valide per tutto il territorio italiano.


Se riuscissimo ad osservarla con un binocolo o al telescopio, cosa affatto banale visto il grande moto proprio, la ISS ci rivelerebbe addirittura la sua forma, viste le dimensioni apparenti simili al pianeta Giove.
Bastano 15 ingrandimenti per cominciare ad identificare i grandi pannelli solari.
A 50 ingrandimenti è possibile avere una bellissima visione d'insieme.

La ripresa fotografica è in un certo senso più semplice e sicuramente più dettagliata dell'osservazione.
Con la tecnica di ripresa dei pianeti, è possibile immortalare la sua forma inconfondibile. Anche qui il problema è inseguirla nel suo velocissimo moto apparente (circa mezzo grado al secondo), ma con un po' di esercizio l'impresa non è impossibile, come testimoniano le immagini di questo astrofilo olandese.


Qualsiasi sia il vostro obiettivo, fermatevi un attimo ad osservare quel puntino che sfreccia sopra le vostre teste a decine di migliaia di chilometri all'ora.
Quel piccolo punto è il modo più emozionante per capire che l'uomo è riuscito a costruire astronavi in grado di portarlo nello spazio, di vincere innumerevoli sfide tecnologiche, di raggiungere obiettivi impensabili. E magari agitate una mano in segno di saluto: forse uno degli astronauti a bordo sta guardando dall'oblò la superficie terrestre felice ed ancora un po' incredulo di vivere il suo sogno.

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