domenica 13 novembre 2011

Il nostro magnifico pianeta dallo spazio

Sin da piccolo ho sempre immaginato fome fosse guardare la Terra dallo spazio; non dai soli 350 km della stazione spaziale, ma da una distanza alla quale la vediamo grande come la Luna o poco di più.
Come apparirebbe il nostro pianeta? Di che colore sarebbe? quali e quanti continenti potrei vedere ad occhio nudo?

Probabilmente non avrò mai la possibilità di provare direttamente questa emozione, ma con una bella ricerca su internet è possibile avvicinarvisi quel tanto che basta per far provare un brivido di emozione al mio corpo.

Pochi giorni fa mi sono imbattuto in un sito bellissimo: l'altlante delle immagini scattate dagli astronauti delle missioni Apollo durante i loro viaggi al di fuori del nsotro pianeta negli anni 60-70.
Ho cercato a fondo un'immagine che potesse causarmi un tuffo al cuore, e alla fine l'ho trovata.

La Terra e l'Italia in una calda giornata del Luglio 1969
La Terra ripresa dagli astronauti dell'Apollo 11 poco prima di immettersi nell'orbita lunare e scendere per la prima volta sul suolo selenico.
Sono rimasto per diversi minuti ad ammirare questa immagine che mostra il nostro pianeta con una fase di poco superiore al primo quarto. Non solo per la meravigliosa bellezza di colori e contrasti visibili, ma anche e soprattutto per il significato.
Questa foto è stata scattata dai primi uomini che da lì a poche ore avrebbero camminato sul suolo lunare; degli uomini che si sono spinti laddove nessuno fino a quel momento era andato.
Ammirare la foto significa vivere le emozioni di quei pionieri che per la propria passione ed i propri sogni hanno rischiato la loro vita. Riesco a percepire la mano emozionata di colui che dall'olbò del finestrino del piccolo Apollo 11 ha immortalato su pellicola fotografica questo spettacolo, magari dopo averlo ammirato per diversi minuti. Qui trovate la versione a risoluzione piena

E come se non bastasse, nella foto a piena risoluzione è ben visibile anche l'Italia, in una calda e soleggiata giornata del Luglio 1969. Chissà, forse alcuni, me compreso, non erano ancora nati. In quel giorno, magari, mentre tre coraggiosi uomini stavano fotografando il nostro pianeta da centinaia di migliaia di chilometri di distanza, molti italiani si trovavano in vacanza a bordo delle loro cinquecento, grazie al boom economico.
E chissà cosa si diceva del clima; cosa trasmetteva la tv in bianco e nero, cosa facevano e sognavano i giovani di allora diventati gli uomini di oggi e dove si trovavano le persone a noi care che non ci sono più.

Guardo questa immagine e non posso fare a meno di emozionarmi perché contiene un mondo, una società e le vite di miliardi di persone che in quel momento erano i custodi di questo meraviglioso pianeta.

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