La parte più difficile e dispendiosa di una missione spaziale è senza
dubbio lasciare la superficie terrestre.
La forza di gravità del nostro pianeta è così forte che bisogna far
raggiungere a ogni astronave (con o senza equipaggio) una velocità superiore ai 10 km/s se vogliamo
spedirla al di fuori dell’orbita del nostro pianeta. Se ci accontentiamo di un
giretto orbitale a circa 350
km, allora la velocità può essere ridotta fino a 8 km/s,
ma è sempre un valore estremamente elevato, pari a 28.800 km/h!
Per accelerare le astronavi alla partenza sono quindi necessari
potentissimi razzi, detti in gergo anche vettori. Queste strutture, a volte
molto più grandi dell’astronave stessa, hanno l’unico scopo di fornire il
carburante per immettere la struttura nella bassa orbita terrestre, luogo
decisamente più tranquillo per proiettarsi, eventualmente, verso lo spazio
aperto con l’accensione di un razzo di minori dimensioni.
![]() |
I gigenteschi motori del razzo Saturn V |
Gli Space Shuttle per questo scopo necessitavano di un grandissimo
serbatoio dal colore rosso alto 47 metri e largo 8,4, contenente oltre 730.000 kg di carburante
(idrogeno e ossigeno liquidi) e di due razzi ausiliari, altrettanto alti, contenenti
un totale 1 milione di chilogrammi di carburante a base di perclorato
d’ammonio.
Questa immane quantità di propellente, sufficiente per radere al suolo
una cittadina, serviva unicamente per i primi minuti di volo.
I due razzi laterali fornivano l’83% della spinta totale e bruciavano un
milione di chilogrammi di carburante in appena 124 secondi, tempo necessario
per raggiungere un’altezza di 46
km.
Il carburante del grande serbatoio rosso, utilizzato dai cinque motori
dello shuttle, veniva esaurito in otto minuti, il tempo necessario per
raggiungere la velocità richiesta di 7,7 km/s per immettersi nella bassa orbita
terrestre.
Per far raggiungere 350
km di altezza a una specie di aereo dal peso massimo di
100 tonnellate, sono quindi richieste quasi 2 mila tonnellate di carburante!
Ma il record dei consumi spetta al razzo più grande mai concepito dalla
mente umana, il Saturn V, il vettore utilizzato per proiettare l’astronave
Apollo verso la Luna.
Ben 80 metri
dei 113 dell’intera struttura erano necessari per fornire la spinta necessaria
all’astronave per lasciare l’orbita terrestre, con un consumo massimo di circa
15 tonnellate di carburante ogni secondo!