Da nord a sud una sottile linea di luce interrotta qua e là da alcune zone più scure, divide in due il cielo e ci ricorda in quale meravigliosa galassia abbiamo la fortuna di vivere: la Via Lattea.
Più in basso, verso l'orizzonte sud, la linea, così regolare fino a questo punto, si allarga e ci ricorda che stiamo osservando le regioni centrali di questa immensa isola di stelle contenente circa 200 miliardi di soli.
Non occorre un telescopio per godere di questa magnifica visione cosmica, ma un cielo estremamente scuro, come purtroppo è ormai difficile trovare in Italia.
Se vi trovate però nelle giuste condizioni (gli astrofili del centro Italia devono andare a Forche Canapine, quelli del nord sulle Alpi), vedrete uno spettacolo davvero unico.
Per immortalare su supporto digitale la maestosa bellezza di questo fiume di stelle è sufficiente una reflex digitale ed un comune obiettivo; fondamentale è porre la macchina fotografica su una montatura equatoriale motirizzata, in grado di bilanciare il movimento della Terra.
Ormai che siamo giunti nei tristi mesi autunnali, la Via Lattea estiva ci sta salutando; così per aumentare un po' la nostalgia di quelle notti calde e trasparenti, vi propongo uno scatto eseguito durante l'estate appena conclusa.
Canon 450D con obiettivo da 18 mm; mosaico di 3 immagini con esposizione di 20 minuti ciascuna.
Non è perfetto ma questo, colori a parte, è ciò che si vede da un cielo incontaminato dalle luci artificiali.
La Via Lattea estiva. Clicca sull'immagine per ingrandirla. |
Se la analizziamo bene, riusciamo infatti a capire quale forma ha la nostra galassia, senza doverlo necessariamente scoprire su libri o siti web.
Come facciamo a capirlo? Semplice, basta osservare alcune delle migliaia di galassie alla portata dei nostri telescopi.
Dopo un'attenta osservazione, arriviamo a capire che il 97% delle galassie dell'Universo sembra essere di tre tipi: il primo tipo raccoglie oggetti dalla forma sferica o leggermente allungata, privi di alcuna struttura.
Il secondo tipo è rappresentato da una famiglia di galassie che sembrano dei dischi sui quali è visibile una struttura a spirale.
Il terzo tipo è costituito da galassie dalla forma estremamente allungata, simili a dei dischi volanti, tagliate in mezzo da una banda scura.
Visto che la Via Lattea ci appare allungata, di certo non fa parte della famiglia di oggetti del primo tipo, detta galassie ellittiche.
Essa sarà sicuramente a spirale o a disco sottile.
Prima di andare avanti, se osserviamo meglio la famiglia delle galassie a spirale, ci accorgiamo ben presto di una cosa curiosa:
Le galassie a forma di disco sottile e quelle con i bracci di spirale ben evidenti sono morfologicamente identiche: noi le vediamo diverse perché diverso è l'angolo di vista.
Quando una galassia a spirale viene vista "da sopra", appare come una circonferenza solcata dai bracci, mentre quando è vista "di profilo" come un sottile sigaro tagliato in mezzo da una striscia scura.
Per avere a questo punto la certezza di quale sia la forma della Via Lattea, concentriamo la nostra attenzione sulla galassia NGC4565, nella costellazione della Chioma di Berenice.
Proviamo a confrontare la sua forma con quella della Via Lattea estiva:
La somiglianza è impressionante, non abbiamo più dubbi: la Via Lattea è una galassia a spirale. Noi che siamo all'interno del disco, non possiamo fare altro che vederla di profilo. La splendida visione dei bracci di spirale è riservata agli eventuali abitanti situati nelle periferie di qualche ammasso globulare.
Da lassù la vista della Via Lattea dovrebbe essere magnifica, con i suoi possenti bracci che avvolgono quasi tutto il cielo notturno.
Noi ci accontentiamo di sognare questo scenario, con la bella sensazione di essere riusciti, dalla semplice analisi di un'immagine amatoriale, a scoprire la forma della nostra isola di stelle.
L'Universo ora sembra un pochino meno inaccessibile rispetto a prima.
Immagini e didascalie liberamente prese in prestito dal mio libro.
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