mercoledì 31 gennaio 2018

Un'offerta speciale per i miei follower!

Perché non regalare un po’ di astronomia?
Nell’ultimo anno sono cambiate molte cose nella mia vita e sempre più persone hanno deciso di seguire le mie avventure, i miei post e le mie pubblicazioni. 
Per questo motivo voglio ringraziarvi con un’offerta speciale, anzi, due. 

Per una settimana, da oggi 31 gennaio fino a mercoledì 7 febbraio compreso, potrete acquistare da me i miei libri di astronomia pratica e teorica in formato digitale PDF, con immagini ad alta risoluzione. Le offerte che propongo sono due:

  1. 1)   Il pacchetto completo da 35 libri al quale aggiungo in regalo, per chi risiede in Italia e lo desidera, due stampe 20X30 cm delle mie foto astronomiche (e non solo) che potete scegliere da questa mia raccolta: https://astroatacama.visualsociety.com  . Non dovete acquistare le fotografie ma solo sceglierle e comunicarmele. Le stampe vi saranno spedite con corriere espresso. Il pacchetto completo viene solo 60 euro, meno di 2 euro a ebook e vi garantirete una libreria completa di astronomia per i prossimi anni ;) . In alternativa:
  2. 5 libri digitali in PDF a vostra scelta a soli 15 euro. La lista dei titoli da scegliere è disponibile qui: https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss_2?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&url=search-alias%3Daps&field-keywords=Daniele+gasparri . In questo modo chi ha già qualche mia pubblicazione non è costretto ad acquistare il pacchetto completo.


Cosa dovete fare? 
Semplice: scegliete l’offerta che più vi piace e comunicatemi le preferenze via email, al seguente indirizzo: danielePUNTOgasparriCHIOCCIOLAgmailPUNTOcom, sostituendo la parola PUNTO con il . e CHIOCCIOLA con @. 
Se scegliete l’offerta numero 1) dovrete comunicarmi quali fotografie vi piacerebbe ricevere stampate su carta fotografica e l’indirizzo al quale fare la spedizione (la consegna dei PDF sarà invece fatta via email una volta ricevuto il pagamento).
Se scegliete l’offerta numero 2 dovrete comunicarmi i libri che vi piacerebbe avere.
Il pagamento può essere fatto via PayPal o bonifico bancario, a vostra scelta.

La straordinaria bellezza dell’Universo non è mai stata così vicina!

martedì 2 gennaio 2018

Il cielo più scuro del mondo

Dal 6 Dicembre scorso ho dato una svolta repentina alla mia vita e mi sono trasferito dall'altra parte del mondo per inseguire i miei sogni.
Io sotto un tappeto di stelle.
Mi trovo nel deserto di Atacama, nella capitale dell'omonima regione, una città chiamata Copiapó. Per chi non lo sapesse, il deserto di Atacama si trova in Cile ed è la regione più secca del Pianeta, nonché il deserto più antico. Ma per ogni appassionato di astronomia il deserto di Atacama evoca racconti mitologici del cielo notturno più scuro e trasparente della Terra. Ebbene, dopo un mese che sono qui, posso dire che tutte le leggende che circondano questo luogo mistico sono vere: qui il cielo è incontaminato, è trasparentissimo e offre tutti i gioielli dell'emisfero sud che dalle latitudini italiane sarebbero comunque impossibili da osservare. Qui Sirio, la stella più luminosa del cielo, proietta debili ombre al suolo. Le nubi di Magellano sembrano nuvole cariche di pioggia ma ci si accorge che non portano acqua perché le nostre nuvole sarebbero totalmente nere, perché non verrebbero illuminate da nessuna fonte di luce. Ho usato il condizionale perché qui le nuvole sono merce molto rara. In media ci sono 320 giorni sereni l'anno, anche se la proverbiale fortuna di ogni appassionato di astronomi ha già colpito: a cavallo della scorsa Luna nuova ho avuto tre giorni con il cielo quasi completamente velato. Va bè, pazienza, tanto ho in programma di stare qui per molto tempo.
Nel corso delle settimane questo blog si arricchirà delle esperienze e delle foto che scatterò sotto il cielo d'Atacama, lì dove le stelle ancora mostrano all'Uomo la meravigliosa potenza di un Universo straordinario.



lunedì 1 gennaio 2018

La costellazione del mese: Orione


Orione
La costellazione di Orione è un gruppo di stelle riconosciuto come una costellazione sin dalle prime civiltà della Terra. 
Per i Greci Orione era un grande cacciatore, che fece innamorare di lui persino Artemide, dea della Luna e della caccia. La dea era così persa per il gigante cacciatore che trascurò il suo compito di illuminare le notti. Una notte, Apollo, fratello gemello di Artemide, vide Orione nuotare in mare e sfidò la sorella a colpire con una freccia quello che da lontano sembrava un cane. Artemide raccolse la sfida, scoccò la freccia e uccise il cacciatore. Solo dopo, quando il suo corpo venne portato a riva dalla corrente, Artemide riconobbe il suo amato Orione, e distrutta dal dolore decise di porlo nel cielo insieme ai suoi cani. Il dolore della dea è ancora visibile nella fredda e triste luce della Luna, che ogni notte viene fatta sorgere e tramontare dalla dea.
Orione è la costellazione più bella e appariscente di tutto il cielo, impossibile da non individuare nelle notti invernali, proprio a cavallo dell’equatore celeste.

Anche la forma somiglia a un gigante, il cui corpo è individuato dal grande quadrilatero dominato da Betelgeuse e Rigel, stelle molto brillanti e suggestive. Al centro vi sono 3 stelle quasi allineate e di luminosità simile, che vanno a formare la famosa cintura di Orione. In basso altre tre stelle, più deboli, poste in senso verticale, formano la spada del gigante. In alto, da Betelgeuse si diparte un braccio che sorregge una clava e dall’altra parte, a destra, l’altro che sostiene la pelle di un Leone.

Contiene al suo interno alcune delle nebulose più belle e suggestive dell’emisfero boreale.

Oggetti principali
NGC2169: Piccolo ammasso aperto, abbastanza brillante da essere individuato con binocoli e con i cercatori dei telescopi. Oggetto da osservare ad almeno 100 ingrandimenti per avere una visione soddisfacente.

M42: La grande nebulosa di Orione è una magnifica distesa di gas, principalmente idrogeno, che brilla di una luce tendente al rosso (in foto). È la nebulosa più luminosa del cielo ed è facile da osservare, a occhio nudo, al centro della spada anche da cieli moderatamente inquinati. Al binocolo mostra bellezza ed eleganza, dando l’impressione di un’aquila nel cielo. Non regala le colorazioni che si possono osservare nelle fotografie, ma la visione è veramente stupenda. Visibile meravigliosamente con ogni telescopio, a patto di usare ingrandimenti modesti, toglie letteralmente il fiato con uno strumento di almeno 200 mm da un cielo scuro e con un oculare dal grande campo.
Nella zona centrale si trovano 4 stelle brillanti disposte a trapezio, nate dal gas della nebulosa, facili da osservare con ogni telescopio e almeno 100 ingrandimenti. Uno strumento da 150 mm vi mostrerà un’altra componente, uno da 250 mm un’altra ancora, rivelando la natura di questo giovane ammasso aperto.

M43: Porzione nord della nebulosa di Orione che all’osservazione visuale appare  distaccata dalla principale. La nebulosità si avvolge attorno a una stella poco a nord di M42 ed è ben visibile, seppur debole, con ogni strumento nello stesso campo di vista della parte principale.



M78: È la nebulosa a riflessione più brillante di tutto il cielo. Nonostante ciò, è un oggetto prettamente telescopico, ancora debole con strumenti di 80-90 mm. Telescopi di diametro doppio, intorno ai 150 mm, la mostrano evidente, sebbene dai bordi abbastanza confusi. Non rivela molti particolari, ma è un raro esempio di una categoria di oggetti difficili da osservare.



IC434 e Barnard 33: Sigla che identifica la famosissima nebulosa Testa di Cavallo, la cui immagine tappezza libri e articoli di astronomia. Questo oggetto è il risultato di una particolare combinazione cosmica. Una nebulosa oscura, denominata Barnard 33, si staglia infatti su una più distante nebulosa ad emissione, IC434, facente parte di un gigantesco complesso che avvolge tutta la costellazione di Orione, compresa M42. Questo fortuito allineamento prospettico e la forma particolare della nebulosa oscura che si trova di fronte, conferiscono a questo oggetto la tipica forma della testa di un cavallo. Sfortunatamente l’osservazione richiede telescopi di grande diametro, dai 250 mm in su, e un occhio davvero sensibile per poter notare almeno la parte brillante del complesso nebulare. Molto difficile notare la forma a testa di cavallo, se non con telescopi a partire dai 500 mm di diametro. In fotografia, invece, anche un piccolo telescopio da 60 mm di diametro riesce ad evidenziare la struttura.