Come un grattacielo che implode su
se stesso lascia delle macerie, anche il nucleo di ferro di una stella
massiccia che cede (gli astronomi dicono implode) deve finire da qualche parte
e trasformarsi in qualcosa.
Se questo non è molto più grande
del Sole, si forma un oggetto davvero strano, più delle nane bianche. Grande
circa 20 km
(sì, 20 chilometri!),
quindi come una grande città, il nucleo è diventato una stella di neutroni, o
una pulsar, a seconda dell’angolo con cui la osserviamo da Terra.
In ogni caso siamo di fronte
all’oggetto più denso che la nostra mente e l’Universo possano concepire: in
uno spazio di una città, è compressa una quantità di materia pari ad almeno una
volta e mezzo quella del Sole. E per di più è caldissima, con una temperatura
iniziale superiore a un miliardo di gradi!
Per capire quanto sia concentrata
una stella di neutroni, immaginiamo di prendere la Terra e comprimerla in una
biglia di pochi centimetri di diametro, diciamo una pallina da pingpong sfera di pochi metri di diametro, diciamo una quarantina. Sembra
assurdo, ma questi sono gli effetti della forza di gravità quando è generata da
oggetti così grandi e con così tanta materia come lo erano le stelle che hanno
concepito questo corpo celeste talmente particolare.
Un cucchiaino di materia di una
stella di neutroni peserebbe sulla Terra circa 100 milioni di tonnellate, cioè
come 100 milioni di automobili poste l’una sull’altra! È impossibile avvicinarsi
a una stella di neutroni e raccoglierne un pezzo, anche perché non riusciremmo
più a ripartire con la nostra astronave, vista l’enorme forza di gravità nelle
sue vicinanze. Se riuscissimo comunque a riportare un cucchiaino di materia qui
sulla Terra, sarebbe così pesante e concentrata che probabilmente
sprofonderebbe fino al centro del nostro pianeta, perché nessuna superficie solida
potrebbe sostenerla.
La densità delle stelle di neutroni
è la massima consentita dall’Universo e il motivo è spiegato nel loro nome. I
neutroni, infatti, sono delle particelle che costituiscono gli atomi, gli aggregati
fondamentali della materia. Ogni atomo possiamo pensarlo formato da un nucleo
molto piccolo contenente particelle chiamate protoni, e a volte proprio i
neutroni, attorno al quale orbitano delle particelle ancora più piccole
chiamate elettroni. Ogni elemento che conosciamo è composto da atomi ma non
sono di certo concentrati come una stella di neutroni. In effetti, scopriamo
un’altra cosa sorprendente della Natura. Oltre il 99,99% dello spazio di un
atomo è semplicemente vuoto! Le particelle che compongono il nucleo, e gli
elettroni che gli ruotano intorno, sono estremamente piccole e concentrate,
così che ogni atomo, quindi la materia normale, è molto più leggera e meno
concentrata di queste ed è di fatto per il 99,99% vuota!
Per fare un confronto con numeri
più familiari, possiamo immaginare le particelle che compongono il nucleo
atomico grandi come una pallina da tennis; bene, la distanza alla quale
l’elettrone orbita attorno al nucleo sarebbe allora pari a circa 250 metri! In mezzo, il
nulla.
Nelle stelle di neutroni la forza
di gravità comprime così tanto gli atomi che trasforma quasi tutte le
particelle in neutroni e li avvicina fino a eliminare lo spazio vuoto che li
avrebbe distanziati in una situazione normale. A questo punto la concentrazione
diventa uguale a quella di queste particelle. E allora, da completamente
estranee a qualsiasi nostra immaginazione, le stelle di neutroni sono una cosa
abbastanza normale: un gigantesco nucleo atomico, almeno una parte di esso, la
cui densità è proprio uguale a quella di queste particelle.
Come se non bastasse, i neutroni,
così tanto comuni nella materia (tutti gli elementi hanno neutroni nel nucleo,
a eccezione della gran parte dell’idrogeno) in realtà hanno un’altra, sorprendente
proprietà: possono esistere in condizioni normali solo all’interno degli atomi.
Se un neutrone si liberasse dal nucleo e decidesse di esplorare da solo lo
spazio, come peraltro fanno spesso gli elettroni che già a poche migliaia di
gradi di temperatura si separano dagli atomi, andrebbe incontro a un destino
senza scampo. I neutroni liberi, infatti, possono sopravvivere per circa 15
minuti.
La Natura ha deciso che se un
neutrone non trova un nucleo atomico nel quale ripararsi entro 15 minuti si
trasformerà in un elettrone, un protone e un’altra strana particella chiamata
antineutrino. Questa regola vale per tutte le situazioni, eccetto una.
Le stelle di neutroni, allora, sono
l’unico luogo dell’Universo in cui possiamo trovare neutroni liberi dai vincoli
dei nuclei atomici e in ottima salute, senza che questi corrano il rischio di
trasformarsi in altre particelle.
Quindi, possiamo osservare la realtà da un altro punto di
vista e chiederci: è più strano pensare che la materia che conosciamo, compresa
la nostra pelle, sia fatta per quasi il 100% da spazio vuoto e da particelle,
come i neutroni, che libere non hanno vita lunga, oppure che esistano luoghi
popolati da neutroni in ottima salute, così compressi da aver eliminato il
vuoto presente negli atomi che formano la materia normale? La risposta esatta
non esiste, ma una cosa è certa: le nostre idee dipendono molto spesso da punti
di vista che non riescono a vedere in modo completo la realtà. Ecco perché
prima di dare dei giudizi è consigliabile conoscere bene la situazione che
stiamo per giudicare, osservandola magari da diversi punti di vista, non solo
quelli per noi più convenienti.
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