L’energia rilasciata da una supernova, una stella molto più grande del Sole che si accinge a esplodere al termine della propria vita, è così grande che è stato calcolato
che se ne esplodesse una in un raggio di 100-150 anni luce le radiazioni gamma
emesse potrebbero cancellare in un colpo gran parte della vita sulla Terra.
Fortunatamente non si conoscono stelle abbastanza massicce nelle
vicinanze del Sole che potrebbero provocare un disastro di tale portata.
Nel passato della Terra, tuttavia, gli scienziati pensano di aver
individuato almeno un evento di estinzione di massa legato all’esplosione di
una supernova vicina. Circa 450 milioni di anni fa scomparve l’85% di tutte le
specie viventi, probabilmente a causa dei raggi gamma provenienti da una
supernova vicina.
Il pericolo è quindi scongiurato? Non del tutto, perché una classe di
supernovae molto violente emette dei fasci molto stretti e distruttivi di raggi
gamma in grado di annientare in pochi minuti gran parte della vita della Terra
anche da una distanza di decine di migliaia di anni luce.
Solo le stelle più massicce provocano questi raggi laser gamma così
distruttivi, e fortunatamente sono molto rare. Ancora più raro è trovarsi nel
luogo sbagliato, per fortuna: per subire dei danni dovremmo essere investiti in
pieno dai raggi gamma, che si sviluppano in tutta la loro potenza in un cono
largo non più di venti gradi attorno ai poli della stella. Questo significa,
quindi, che un’eventuale stella molto massiccia dovrebbe avere i poli allineati
con una precisione di 20° per poterci fare seriamente del male. Tirando le
somme, è certamente più probabile venir colpiti in questo preciso istante da un
meteorite.
Se stiamo continuando a leggere, abbiamo scampato anche questo pericolo e
forse capito quanto sia raro un evento del genere. Si stima che nella Via
Lattea, una galassia molto tranquilla, possa verificarsi un lampo di raggi
gamma, così è chiamato dagli astronomi, orientato a caso nel cielo solamente ogni
5 milioni di anni, senza contare che le stelle in grado di produrlo se ne
conoscono solo un centinaio attualmente.
Sembrerebbe proprio che non dobbiamo affatto preoccuparci, eppure, a
volte, è proprio l’evento più improbabile a destare maggiore preoccupazione.
La stella WR 104, una di quelle cento in grado di produrre un lampo di
raggi gamma distruttivo, è sul punto di esplodere e sembra puntare il suo micidiale
cannone proprio verso il Sistema Solare. Situata a 8000 anni luce di distanza, rappresenta
attualmente uno dei più grandi pericoli per la Terra provenienti dallo spazio profondo. Gli
astronomi la stanno studiando da molti anni ormai e ancora non hanno capito se
i suoi poli sono davvero allineati o no con la Terra. Alcuni studi
dicono di si, altri ci darebbero una ventina di gradi di margine, e la questione
resta quindi aperta.
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