L’acqua sulla Terra ricopre il 71% della superficie ed è il
costituente principale di tutte le forme di vita.
Il problema, per la
Terra e i pianeti interni, tra cui Marte, è però grande: chi
ce l’ha portata l’acqua?
I modelli di formazione del Sistema Solare ci dicono chiaramente
che la nebulosa protosolare a quelle distanze dal Sole era troppo calda per
permettere all’acqua di condensare in grandi quantità e formare quindi gli
embrioni dei pianeti. Alla distanza della Terra, solamente i silicati e i
metalli si trovavano nella forma solida capace di creare gli aggregati
planetari. Le modeste quantità d’acqua inglobate dai protopianeti sono quasi
certamente evaporate mano a mano che la violenza delle collisioni aggregava
corpi sempre più massicci e caldi. Come se non bastasse, l’atmosfera
primordiale della Terra venne distrutta dal violento impatto con Theia,
formando poi la Luna
e privandola ulteriormente del vapore acqueo che possedeva. La Terra quindi, appena dopo la
sua formazione doveva essere un corpo celeste estremamente secco.
Chi o cosa ha portato l’acqua sul nostro pianeta? Difficile
credere che l’acqua si sia formata da sola successivamente, poiché di ossigeno
libero in atmosfera che potesse reagire con l’idrogeno non ce n’era (almeno non
così tanto).
Se diamo un’occhiata alla distribuzione delle temperature
nella nebulosa primordiale che ha formato il Sistema Solare, la zona in cui i
composti più volatili contenenti l’idrogeno come l’acqua, l’ammoniaca e il
metano, tutti essenziali per i processi biologici elementari, potevano trovarsi
nello stato solido, quindi condensare per formare corpi celesti, si trova nel
bel mezzo dell’attuale fascia principale degli asteroidi. La cosiddetta linea
del ghiaccio (frost line in inglese) segna un confine netto tra i corpi celesti
a base di silicati e quelli formati per buona parte di ghiacci, principalmente
acqua. Non è difficile allora comprendere da dove provenga l’acqua, l’ammoniaca
e forse buona parte delle molecole organiche della Terra: da corpi celesti che
si sono creati più lontano, cioè asteroidi e comete.
Ce
n’erano così tanti di questi piccoli proiettili cosmici che nel primo miliardo
di anni, come testimonia la butterata superficie lunare, a migliaia, forse
milioni, sono precipitati su tutti i pianeti interni, Terra compresa, liberando
le grandi riserve di acqua e composti organici che contenevano.
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