Le
stelle con una massa superiore a 25 volte quella del Sole, alla fine della loro vita si ritrovano con un nucleo
di ferro che può diventare così massiccio da formare un buco nero. Questo non
avviene però subito. In effetti, al momento dell’esplosione come supernova, il nucleo di ferro
è ancora una stella di neutroni. Il buco nero si creerà poco dopo, quando pezzi
di stella ricadranno sulla stella di neutroni appena nata e la trasformeranno
in un buco nero.
Distribuzione dei lampi di raggi gamma in otto anni di osservazioni |
Quando
a esplodere sono le stelle più massicce dell’Universo, oltre 40 volte più del
Sole, le cose sono molto più violente e veloci. Il nucleo di ferro che sta per
dare il via all’esplosione diventa così grande che il buco nero si forma poco
prima che la stella esploda. E qui le cose si fanno serie. Un buco nero,
infatti, quando attorno a sé trova così tanta materia non si fa di certo
scrupoli e inizia a divorarla. La stella ancora non è esplosa ma continua a
comprimersi verso il centro, là dove l’aspetta il buco nero appena nato.
Un
motore di tale portata nel cuore di una stella con così tanta materia, sebbene
di massa molto più piccola di quelli che troviamo nel centro delle galassie, è
una potentissima bomba che sta per innescarsi. In brevissimo tempo parte di
questa energia viene rilasciata in modo molto particolare.
Dai
poli del buco nero, poco sopra l’orizzonte degli eventi, vengono emessi due
potentissimi fasci laser di raggi gamma, il tipo di “luce” più energetico e
pericoloso. Questo fascio laser dura pochi minuti ma trapassa la stella morente
e si propaga nello spazio trasportando una quantità di energia che il Sole
produrrebbe in qualche miliardo di anni. È un fenomeno simile a quello che
viene osservato per i quasar, solo che in questo caso la durata è molto minore ma
la potenza irradiata molto superiore a quella dei quasar. In pochi secondi una
quantità di energia pari o superiore a un’intera massa solare, 100 volte
maggiore di quella di Giove, decine di migliaia di volte quella del nostro
pianeta, viene convertita in pura energia sotto forma di potentissimi raggi
gamma. È il motore più efficiente che conosciamo nell’Universo e anche il più
ingordo. I potentissimi raggi gamma viaggiano alla velocità della luce per
tutto l’Universo, risplendendo per 10 e più miliardi di anni. Non c’è in
effetti posto nel Cosmo abbastanza lontano da oscurare la luce di questi brevi
impulsi, se questi puntano dritti verso di noi.
Se
un raggio laser di questo tipo si generasse nella nostra galassia, a meno di 10
mila anni luce dalla Terra, e fosse indirizzato proprio verso di noi farebbe
una potentissima radiografia al pianeta, spazzando via gran parte
dell’atmosfera, cancellando molte forme di vita in pochi secondi e molte altre
nei mesi successivi, a causa degli enormi danni causati all’ambiente. Se un
lampo gamma si verificasse a meno di 1000 anni luce di distanza sarebbe in
grado di cuocere il pianeta: l’aria diverrebbe di fuoco, gli oceani
bollirebbero, il suolo si scioglierebbe e non ci sarebbe scampo quasi per
nessun essere vivente. Sembra fantascienza, ma in realtà si pensa che qualcosa
di simile sia già accaduto circa 450 milioni di anni fa. In quella lontana era
oltre l’80% della vita sulla Terra venne cancellata quasi all’istante, forse
proprio a causa di un potente lampo di raggi gamma che colpì il pianeta e lo
rese quasi del tutto sterile.
I
lampi di raggi gamma più lontani e deboli non si vedono dalla superficie della
Terra perché la nostra atmosfera blocca queste pericolose radiazioni e anche se
non lo facesse i nostri occhi non potrebbero vedere questo tipo di luce, ma
solo sentirne gli effetti poco piacevoli.
Quando
alla fine degli anni 90 i primi telescopi orbitanti a raggi gamma vennero
lanciati per osservare meglio questi strani fenomeni, si scoprì qualcosa di
sorprendente: di lampi di raggi gamma ce ne sono ogni giorno, tutti i giorni,
in ogni parte del cielo. La vista attraverso la potentissima radiazione gamma
rivela un lato ancora più violento e angosciante dell’Universo. In ogni angolo
dello spazio una stella di enormi dimensioni decide di terminare la vita in
questo modo e illuminare tutto lo spazio. I lampi che noi possiamo ricevere
rappresentano solo una minima parte, forse il 10% di quelli che si verificano nella
realtà, perché possiamo vedere solo quelli che hanno il fascio puntato verso di
noi. Ecco la dimostrazione più impressionante che l’Universo non è solo un
luogo statico e noioso, troppo lento per la nostra vita. L’Universo è l’unione
perfetta dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo e in questo
caso all’infinita potenza dei lampi di raggi gamma si associa l’infinitamente
breve tempo in cui questi vengono generati, prima di scomparire per sempre
dalla faccia del Cosmo.
Tutti
i lampi gamma osservati fino a ora provengono però da galassie lontanissime,
più di 8 miliardi di anni luce, ed è per questo motivo che non hanno causato
mai alcun danno. Le stelle tanto massicce da generare un lampo gamma sono
infatti molto rare. Si pensa che in una galassia normale ne esploda una ogni
100 mila anni. È questo il motivo per cui i lampi li vediamo sempre lontani,
perché più guardiamo lontano nello spazio più galassie troviamo nel cielo.
Possiamo
allora tirare un sospiro di sollievo: la rarità di questi fucili cosmici, nonché
la necessità che debbano puntare la loro canna verso di noi per farci del male,
rende molto difficile il verificarsi di un evento di tale, distruttiva,
portata. Certo, è forse già successo in passato che la Terra venisse colpita da
un raggio gamma molto vicino, quindi potrebbe accadere di nuovo, ma tanto per
evitarlo non potremmo fare proprio nulla.
I
raggi gamma sono radiazione elettromagnetica molto violenta e come tale
viaggiano proprio alla velocità della luce. Non c’è quindi modo di prevedere il
loro arrivo, perché quando vediamo che qualcosa di strano sta accadendo in
direzione di una stella vuol dire che stiamo già per ricevere, entro pochi
secondi, la parte più potente del fascio laser di raggi gamma. Non c’è comunque
motivo per cui preoccuparsi. Al momento c’è solo una stella entro 10 mila anni
luce di distanza in grado di produrre (forse) un lampo gamma alla fine della
propria vita, ma per fortuna non sembra che la canna del suo fucile sia puntata
nella nostra direzione. Mettiamo quindi da parte un po’ di paura, che forse ci
è venuta, e cerchiamo di trovare uno spunto positivo anche in questo
inquietante scenario.
Non
c’è dubbio che la vita sulla Terra sia qualcosa di molto fragile, se rapportata
ai pericoli e alle energie dello spazio. Ben più grandi dei problemi e dei
rischi che affrontiamo ogni giorno, come attraversare una strada trafficata,
alcuni eventi cosmici potrebbero spazzarci via anche tra dieci secondi, senza
avvisarci. E allora, invece di preoccuparci, perché tanto per molti non potremmo
mai farci nulla, cerchiamo di vivere al massimo ogni giorno che l’Universo ci
concede in sua compagnia. Ogni ora, ogni minuto, ogni secondo della nostra vita
è importantissimo e preziosissimo; viviamolo e apprezziamolo al massimo senza
sprecarne mai neanche un briciolo. Viviamo troppo poco tempo per poterci
permettere di aver paura.
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