lunedì 25 maggio 2015

Siamo figli delle stelle

Questo post è stato estratto dal mio libro "La spettacolare vita delle stelle".


Le stelle almeno 8 volte più massicce del Sole terminano la loro vita come supernovae, le esplosioni più violente dell’Universo, visibili fino a miliardi di anni luce di distanza. Ma questi enormi astri non vengono ricordati solo per la spaventosa energia prodotta dalla loro esplosione. Il loro contributo all’Universo è molto più profondo e riguarda anche noi esseri umani.

Durante l’esplosione come supernova, una stella massiccia espelle nello spazio grandi quantità di carbonio, ossigeno, magnesio, silicio e tutti gli elementi fino al ferro.
Durante gli istanti più intensi dell’esplosione si formano anche gli elementi più pesanti del ferro e molto rari: argento, oro, platino, piombo, uranio.

Le supernovae, la fonte della nostra vita
Attraverso le esplosioni come supernovae, le stelle più grandi svolgono da miliardi di anni un’operazione importantissima: prendono in prestito idrogeno ed elio e restituiscono tutti gli elementi presenti in Natura, che si sono prodotti al loro interno durante le fasi di fusione nucleare, o durante l’esplosione stessa.

Ora facciamo attenzione, perché scopriremo una delle cose più affascinanti dell’Universo e dell’astronomia. All’inizio dei tempi, quando nacque l’Universo, esistevano solo due elementi: idrogeno ed elio. Non c’era traccia del carbonio delle nostre cellule, dell’ossigeno che forma l’acqua del nostro corpo e dei nostri mari. Non c’era il silicio che forma le rocce, il calcio delle nostre ossa, il ferro dei nostri attrezzi e delle nostre auto. Non c’era nemmeno l’oro dei gioielli, il rame dei fili elettrici, il platino che ora usiamo persino nei telefoni cellulari. Non c’era niente dei materiali che usiamo, della terra che calpestiamo. Niente con cui costruire i nostri corpi, niente per plasmare qualsiasi forma di vita, niente persino per formare la superficie dei pianeti e i pianeti stessi.

Se possiamo leggere questo post e usare le monete per fare la spesa; se ora viviamo in un Universo di pianeti, asteroidi e comete; se ora viviamo in un mondo fatto di terra, minerali, metalli preziosi e acqua; se ora viviamo… dobbiamo tutto questo solamente alle gloriose stelle massicce che nei miliardi di anni antecedenti la nascita del Sistema Solare hanno prodotto tutti questi elementi e li hanno poi restituiti con le loro possenti esplosioni all’Universo, in modo che una successiva generazione di stelle potesse nascere, formando questa volta anche pianeti con una superficie e forme di vita sempre più complesse.

Alziamo gli occhi da queste pagine e guardiamoci intorno. Qualsiasi cosa che vediamo in questa stanza, persino l’aria che respiriamo, è formata da particelle, da atomi, che si sono formati miliardi di anni fa in qualche posto dell’Universo, nel nucleo delle stelle più grandi mai esistite. Ringraziamo loro che con il sacrificio estremo hanno reso possibile l’aggregazione degli elementi che hanno prodotto un pianeta azzurro bellissimo e forme di vita così complesse che ora sono in grado di rendersi conto della fortuna cosmica che hanno avuto. E allora non è per niente esagerato dire che in ogni cellula del nostro corpo e in ogni granello di terra di questo pianeta vive il ricordo di migliaia di stelle che un tempo lontanissimo ci hanno regalato la possibilità di vivere e pensare.

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