Scoperta all'inizio del 2013, ha suscitato enorme interesse quando i primi calcoli del suo percorso orbitale prevedevano un incontro estremamente ravvicinato con Marte previsto per il 19 Ottobre 2014.
Dopo 74 osservazioni astrometriche c'era addirittura la possibilità che la cometa potesse impattare sul pianeta rosso.
Con un diametro stimato in 50(!) km avrebbe provocato un cratere dal diametro di 500 km e sconvolto la superficie e l'atmosfera marziana, rilasciando un'energia di circa 20 miliardi di megatoni (la bomba di Hiroshima aveva una potenza di circa 15 chilotoni!)
L'incontro tra Marte e la cometa siding Spring del 20/10/2014 |
Per prevedere il percorso preciso con così tanto preavviso è necessario disporre di numerose osservazioni.
E' una storia che in effetti si ripete anche per gli asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta: i primi dati, a causa dell'elevata incertezza, non riescono a escludere del tutto l'eventualità di un disastroso impatto, ma poi, fortunatamente, mano a mano che giungono nuove osservazioni il pericolo scompare quasi del tutto.
Nel caso della cometa Siding Spring potremmo stare comunque tranquilli e goderci da spettatori lo spettacolo, che sembra delinearsi sempre di più mano a mano che i giorni trascorrono.
Le ultime osservazioni astrometriche hanno ristretto il margine d'incertezza e sembrano escludere l'eventualità di un catastrofico impatto con Marte.
Però la cometa passerà molto vicino al pianeta. Le ultime stime la danno a meno di 37.000 km dalla superficie!
Lo spettacolo potrebbe essere quindi entusiasmante e allarmante, anche senza che si compia l'apocalisse marziana.
A quella distanza, infatti, la chioma cometaria dovrebbe avere un diametro di circa 100.000 km e investire quindi il pianeta rosso producendo, probabilmente, una pericolosa pioggia di polveri e detriti alcuni dei quali, a causa della rarefatta atmosfera, potrebbero raggiungere la superficie. Il pericolo per i rover e soprattutto per le sonde in orbita è quindi tutt'altro che nullo. Ma se riusciranno a sopravvivere si godranno inaspettatamente uno spettacolo assolutamente unico. Sono pochissime le comete studiate nel dettaglio, eppure questi corpi celesti potrebbero essere stati fondamentali per la diffusione dell'acqua e dei semi della vita sulla Terra.
Dalla superficie di Marte la visione, pioggia di detriti a parte, potrebbe essere mozzafiato, con la cometa facilmente visibile anche di giorno e la diffusa chioma occupare molti gradi di cielo.
L'astronomo russo Elenin, esperto di comete e padre di un'altra che avrebbe dovuto rendersi visibile nei nostri cieli, ma che è poi stata disintegrata dall'abbraccio solare, si dice convinto al 100% di questo scenario, se i dati non cambieranno (ma a questo punto è difficile avere sorprese inaspettate).
Dopo il meteorite russo e il masso spaziale DA14 2012 che ci ha sfiorato, questo potrebbe essere un altro avvertimento (l'ultimo?) per accelerare i programmi per la previsione degli impatti.
Questa volta tocca a Marte; ma se fosse stato il nostro turno, un anticipo di meno di due anni da un probabile impatto sarebbe stato troppo breve per qualsiasi piano di difesa e terribilmente enorme per farci cadere nel baratro della disperazione. Si, perché un oggetto del genere cancellerebbe quasi istantaneamente gran parte della vita sulla Terra: il masso che si pensa abbia causato l'estinzione dei dinosauri aveva un diametro di "appena" 10 km.
Per approfondire:
http://spaceobs.org/en/2013/02/25/comet-c2013-a1-siding-spring-a-possible-collision-with-mars/
http://spaceobs.org/en/2013/02/27/new-data-concerning-the-close-approach-of-comet-c2013-a1-to-mars/
C/2013 A1 (Siding Spring)C
C/2013 A1 (Siding Spring)
C/2013 A1 (Siding Spring)
C/2013 A1 (Siding Spring)
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