No, in
Natura non esiste il vuoto assoluto.
Anche nel più remoto ed isolato angolo di
Universo è possibile rilevare una minima quantità di materia ed energia.
Il
vuoto, il nulla, è qualcosa non contemplato neanche dalle stesse leggi fisiche
che descrivono il funzionamento e le proprietà dell’Universo.
Senza
addentrarci in questioni complesse, limitiamoci a parlare della materia.
Sotto
questo punto di vista, lo spazio aperto è il luogo più vuoto che possiamo immaginare,
centinaia di volte maggiore del più spinto vuoto che possiamo creare sulla Terra.
Ma le
particelle sono ovunque, sebbene possano diventare merce molto più rara
dell’oro terrestre.
Nello
spazio interplanetario, quello che riempie le distanze tra i pianeti del Sistema Solare, la densità media delle particelle è di appena cinque ogni
centimetro cubo di volume, alla distanza della Terra.
Per un
paragone, l’atmosfera terrestre a livello del mare contiene qualcosa come dieci
miliardi di miliardi di molecole ogni centimetro cubo. In effetti, anche se non
perfettamente vuoto, lo spazio contiene davvero poca materia!
Ancor più
rarefatto è quello che viene chiamato mezzo interstellare, il gas
presente negli spazi tra le stelle all’interno di una galassia. La sua densità
media, per la Via Lattea, si attesta su una particella ogni centimetro cubo.
In un cubo
con lati di un metro, abbastanza grande per contenere una persona, si contano
in media appena un milione di particelle, contro i circa sette miliardi di
miliardi di miliardi (1027) di atomi che compongono una persona di
70 kg!
Il vuoto
più spinto lo possiamo trovare negli sterminati spazi che separano due galassie.
Il mezzo intergalattico ha una densità stimata pari a un atomo ogni metro
cubo.
Nella
stessa scatola di prima, quindi, troverebbe posto solamente un atomo, un volume
circa 1000 volte più rarefatto del già poco affollato mezzo interstellare.
Ben detto anche perché la materia e' energia.
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