L'Universo è un ambiente in continua evoluzione ma spesso le nostre vite
sono troppo brevi per notare dei cambiamenti. Spesso, ma non sempre. Se
si ha pazienza e si scelgono gli obiettivi giusti, possiamo notare
l'imponente evoluzione non solo dei pianeti del sistema solare, ma anche
di oggetti molto più distanti, grandi e potenti.
Il caso più
emblematico riguarda la nebulosa del granchio, ciò che resta di una
stella esplosa nel lontano 1054. I resti del grande astro, circa 20
volte la massa del Sole, si stanno espandendo nello spazio a più di
1000 km/s! Data la distanza "contenuta" di circa 6500 anni luce, in
pochi anni è possibile ammirare l'indescrivibile eleganza di un Universo
che pulsa, che vive, che si modifica di continuo. Le tenui volute di
gas e i filamenti di idrogeno ionizzato si espandono come una nube, a
una velocità di molto superiore a quella di qualsiasi onda d'urto
generata dalla più potente bomba nucleare qui sulla Terra.
Stiamo di
fatto osservando l'evoluzione di una delle più grandi esplosioni che
potremo mai vedere nell'Universo, un fronte di indescrivibile potenza
che solo l'Universo, con le sue enormi distanze e gli sterminati spazi
quasi vuoti, riesce a farci concepire come se fosse il delicato battito
di un cuore, il cuore del Cosmo.
Ma non è solo la nebulosa del
granchio a evolversi in questa animazione. C'è un altro oggetto, che gli
antichi credevano far parte di una classe immutabile, che ha cambiato
la sua posizione negli 11 anni di intervallo tra le mie due foto. Lo
vedete? In una delle due immagini ha una forma strana, dovuta a un
difetto del sensore utilizzato.
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