Sedetevi, rilassatevi e fate uscire tutte quelle contraddittorie voci dalla vostra testa.
Ora ammirate questa fotografia e restate a osservarla finché un brivido di consapevolezza non percorre la vostra schiena. Se non basta un minuto non fa niente, ma è un dovere morale di ogni essere consapevole restare e riprovare per il tempo necessario affinché quel brivido si presenti, perché è tutto ciò che ci distingue dalle altre specie della Terra.
In questa foto stiamo ammirando noi stessi, la nostra realtà, il nostro fragile ambiente, non più visto dalla schiacciata prospettiva di una formica ma dall'esterno. E' il più grande salto di coscienza che l'uomo abbia mai potuto fare da quando qualche milione di anni fa ha cominciato a percorrere le steppe africane. E' il più grande regalo che la nostra specie, piena di contraddizioni e di irrazionalità, si è donata per dare una speranza a sé stessa. La nostra salvezza passa per forza di cose da quante persone da qui ai prossimi anni riusciranno a sentire quel brivido lungo la schiena, da quante persone capiranno qual è la realtà nella quale viviamo, quanto è fragile e piccolo questo pianeta. La nostra salvezza passerà per forza di cose dall'accettare che tutto quello per cui oggi ci combattiamo a vicenda è di un'inaudita stupidità.
Questa immagine ritrae il nostro pianeta e la Luna come si vedono da Marte, il nostro cugino sfortunato, che al momento dello scatto distava 205 milioni di chilometri. E' stata catturata dalla sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter durante un normale test di calibrazione strumentale dell'apparato di ripresa ad alta risoluzione. Uno scatto di routine che però ci regala una vista mozzafiato.
Un giorno un astronauta su quel pianeta ario arrugginito potrà vedere brillare nel cielo una "stella" azzurra. Se la ingrandirà con un piccolo telescopio vedrò qualcosa di molto simile a questa foto e scoprirà che quella "stella" è stata la casa di più di 100 miliardi di esseri umani, di tutti i sogni, le speranze, i racconti, i miti, le leggende, le religioni, l’arte, la poesia, la scienza, l’ingegno e le lotte di un popolo che già su Marte, in vicino di casa, sembra scomparso dalla faccia dell’Universo e persino dal pianeta che crede di aver soggiogato alla propria stolta sete di potere e ricchezza. Quanti uomini vedete in questa foto? Nessuno, eppure sono tutti lì, ma proprio tutti. Quanti confini vedete? Quanti muri? Quante città? Quante barriere? Ora tornate pure a litigare con il vicino, a insultare gente a caso su internet, a concedervi vizi e stravizi dannosi e superficiali in barba al Pianeta e ai suoi abitanti, a umiliare le vostre vite per guadagnare sempre più denaro che non avrete tempo di spendere. Andate e fate come se niente fosse, se ci riuscite... Io non ci riesco più da tanti anni e mi sento più libero che mai, perché è la consapevolezza l'arma che ci renderà liberi da noi stessi e dai nostri demoni.
Per informazioni tecniche sull'immagine: http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2017-004&rn=news.xml&rst=6716
Sono considerazioni che quotidianamente faccio anche senza avere la tua capacità di osservare le cose da un punto di vista lontano nel cielo, nello spazio e nel tempo e che, bonariamente, ti invidio. La conoscenza e la consapevolezza, hai ragione ed è la verità, sono le chiavi della vera libertà incondizionata.
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