mercoledì 9 marzo 2016

Nuvole e neve su Plutone

Continuano ad arrivare, con il ritmo di una al giorno, tutte le migliaia di immagini che la sonda New Horizons ha scattato di Plutone durante il passaggio ravvicinato avvenuto il 14 Luglio 2015 e ogni volta c'è di cui stupirsi.

Questa volta il pianeta nano, che in realtà mostra un'attività e una complessità geologica superiore a quella di altri pianeti "titolari" (ad esempio Mercurio, giusto per non fare nomi) sembra presentarci delle caratteristiche che ricordano, seppur da lontano, qualcosa di tipicamente terrestre: nuvole e neve.

Alcune riprese in alta risoluzione centrate sulla zona ribattezzata, in modo informale, Cthulhu Regio, mostrano delle appuntite vette di una lunga catena montuosa stagliarsi su una pianura ricoperta da materiale rosso. Questo dovrebbe essere costituito da toline, un composto che si forma dall'interazione tra il metano atmosferico e i deboli raggi solari, che poi precipita al suolo e gli conferisce la colorazione rossastra che possiamo osservare. La cima delle montagne, invece, sembra una fotografia delle nostre Alpi durante l'inverno, perché tra le punte e i crepacci sembra insinuarsi un materiale bianco candido. Se questa fosse stata una fotografia di qualche luogo terrestre non avremmo avuto dubbi sulla sua origine: neve e ghiaccio d'acqua che cade dalle nuvole. Tuttavia, qui siamo su Plutone e di certo non abbiamo un ciclo dell'acqua che consente, alla fresca temperatura di oltre -230°C, l'esistenza allo stato liquido con conseguente evaporazione e trasformazione in fiocchi di neve in quota.

Cime innevate su Plutone da uno strato di metano ghiacciato.


Se quelle cime imbiancate non contengono di certo la nostra neve, cosa possono essere? E' una qualche specie di precipitazione, oppure una zona povera di quel materiale rossastro che circonda le pianure sottostanti e che per contrasto assomiglia a una recente nevicata terrestre? la risposta è arrivata sempre da New Horizons, in particolare dalle analisi spettroscopiche della regione. Sulle cime delle montagne più alte della Cthulhu Regio ci sono grandi quantità di metano ghiacciato: in pratica si tratta di depositi di neve e ghiaccio, solo che al posto dell'acqua sono formati da metano precipitato dall'atmosfera. Sono davvero pochi i luoghi del Sistema Solare in cui potersi fare una bella sciata su una distesa di neve fresca: Plutone, un giorno, potrebbe diventare meta di sciatori interplanetari alla ricerca delle zone più belle su cui scivolare a grande velocità!
 
Dove c'è neve fresca, di qualsiasi tipo sia, si sa che ci debbano essere, quasi sempre, delle nuvole dalle quali questa neve si forma e precipita. Potrebbe la tenue atmosfera di Plutone ospitare sistemi nuvolosi di metano in grado di imbiancare le cime più alte delle montagne? Oppure il fenomeno osservato assomiglia più a una specie di brina, prodotta dalla solidificazione del metano in quota a causa della bassa temperatura, senza la necessità di sistemi nuvolosi? Will Grundy, astronomo del Lowell Observatory, ha proposto l'idea che in alcune immagini della sonda New Horizons si vedano delle sottili strisce bianche che non fanno parte della superficie, ma che potrebbero essere proprio delle nuvole nell'atmosfera di Plutone. Questa notizia è ancora da confermare, ma conferisce a Plutone l'allettante prospettiva di essere uno dei pochi corpi celesti del Sistema Solare con nuvole e precipitazioni: un club che include al momento solo la Terra e Titano.

Le frecce indicano le probabili nubi identificate da Grundy. Molte appaiono lungo l'orizzonte, mentre una, abbastanza definita, sembra essere presente nella zona centrale, a sinistra.
 
Per fare maggiore luce sulla complessa atmosfera plutoniana, probabilmente basterà solo aspettare l'arrivo delle centinaia di immagini ancora custodite a oltre 5 miliardi di chilometri di distanza da quel manufatto umano partito sulla Terra nel 2006 e che adesso si trova in un luogo molto diverso rispetto al nostro pianeta, pur essendo ancora nel giardino di casa di un Universo immenso. Da lì il Sole appare un puntino 250 volte più luminoso della Luna piena (sulla Terra è circa 400 mila volte più luminoso!), il cielo è sempre scuro anche a mezzogiorno, le ombre e gli oggetti sono illuminati, al massimo, come il nostro paesaggio circa 40 minuti dopo il tramonto del Sole. Tutti i pianeti li troveremo sempre in prossimità del Sole, mai dalla parte opposta e anche il più vicino, Nettuno, non sarà che un debole puntino in un cielo costellato solo da stelle. Benvenuti su Plutone, uno spettacolare ultimo terrazzo sui pericoli, i misteri e le meraviglie dello spazio profondo.

Fonte: http://www.nasa.gov/feature/methane-snow-on-pluto-s-peaks/

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