giovedì 7 novembre 2013

Astronomia per tutti: volume 9

Dopo un paio di mesi di riposo ho ripreso il progetto Astronomia per tutti ed ecco pronto il numero 9. Siamo quasi alla fine, che verrà raggiunta al volume 12, quindi si entra ancora più nel vivo, soprattutto per le categorie di astronomia pratica.

Astronomia per tutti: volume 9.
Per chi sta imparando le basi dell’osservazione astronomica parleremo delle montature dei telescopi e di come sistemarle adeguatamente per renderle più adatte ai nostri scopi. Ne vedremo alcune un po’ strane, con movimenti bizzarri e che richiedono un’operazione chiamata stazionamento prima di essere utilizzate.
Nella sezione di fotografia astronomica parleremo ancora di imaging planetario e affronteremo la delicata fase di ripresa, momento in cui si determina la qualità dell’immagine finale, che nel prossimo volume impareremo a elaborare prima di passare all’imaging deep-sky.
Nella sezione dedicata alla ricerca verrà introdotta una branca poco conosciuta ma nella quale il contributo degli astronomi dilettanti è fondamentale: l’astrometria. Impareremo come funziona, a cosa serve e con quali strumenti si può affrontare.

Nella sezione di astrofisica scopriremo una proprietà fondamentale dell’Universo. Gli scienziati la chiamano radiazione cosmica di fondo, un termine che non rende giustizia alla sua enorme importanza. In un certo senso stiamo guardando il DNA stesso dell’Universo, nel quale è scritta in dettaglio la sua stessa storia, dall’istante iniziale a quello finale. È il sacro Graal degli astronomi, che lo hanno rincorso per decessi fino a quando non è stata scoperta per caso, da due ingegneri che di mestiere facevano tutt’altro. La scienza, a volte, è davvero bizzarra.
Torneremo poi nelle vicinanze del nostro pianeta, anzi, andremo proprio nel pianeta più vicino, Venere, e vedremo un po’ la storia della sua esplorazione, da quando degli ingenui scienziati equipaggiarono le sonde con sistemi di galleggiamento sperando che sul pianeta ci fossero grandi oceani, fino alle missioni future che cercheranno di vincere l’infernale pressione e temperatura del suolo.
Concluderemo il viaggio stuzzicando la nostra curiosità su un tema sempre molto attuale. Da oltre 40 anni, infatti, alcuni tra i più grandi radiotelescopi del mondo ascoltano il cielo alla ricerca di un debole segnale radio di origine extraterrestre. Per quasi mezzo secolo abbiamo ascoltato i messaggi dell’Universo, cercandone qualcuno che potesse darci la conferma che là fuori esistono altre forme di vita evolute oltre a noi. La domanda, quindi, è lecita: che cosa abbiamo trovato in tutto questo tempo? 

Come al solito sono disponibili le copie digitali per dispositivi Kindle e in formato PDF ad alta risoluzione. Tra qualche settimana sarà disponibile anche la copia cartacea, sempre su Amazon.it

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