Intanto, se non avete voglia di leggere tutto il papiro che segue, vi dico subito che il libro si può acquistare solo su Amazon, seguendo questo link.
Chi mi segue su facebook avrà già saputo che in queste
ultime settimane mi sono dedicato alla redazione di un manuale, dedicato agli
astrofili, che si pone un obiettivo molto ambizioso: rilevare con
strumentazione amatoriale, anche molto economica, pianeti extrasolari in
transito di fronte al disco delle loro stelle. No, non è fantascienza, anzi, è
una delle più grandi sorprese e opportunità che ci regala la moderna tecnologia
digitale e i telescopi sempre a più buon mercato.
L'unico manuale completo per rilevare esopianeti |
Qualcuno spesso mi ha chiesto, un po’ scettico, se fosse
realmente possibile per un astrofilo rilevare l’impronta di un pianeta esterno
al sistema solare e se questo non fosse appannaggio esclusivo dei mastodontici
telescopi professionali.
La mia risposta, sintetica ma efficace è quasi sempre la
stessa: è possibile perché io ne ho scoperto uno di pianeta extrasolare con un
telescopio newtoniano cinese da 25
cm comprato usato a 300 euro e una camera CCD composta
da meno di mezzo milione di pixel (sì, meno di 0.5 MP!). Era il 2007, quando in
contemporanea a un astro astrofilo, Claudio Lopresti, fummo i primi italiani e
i primi amatori in assoluto a scoprire il transito di un pianeta extrasolare,
HD17156 b.
In quel periodo sviluppai una tecnica di acquisizione e
riduzione dei dati che in teoria potrebbe permettere di rilevare o scoprire
pianeti extrasolari addirittura simili alla Terra attorno alle stelle rosse di
classe M. Ora, a distanza di tanto tempo, ho deciso di raccogliere tutte quelle
conoscenze in un manuale, prima che la mia memoria cominci a cancellarle per
fare posto ad altri ricordi.
Il libro è diviso in due parti e ha un duplice scopo: la
prima parte è introduttiva e cerca di dare delle basi scientifiche rigorose,
compreso il linguaggio, che dovrebbero accompagnare qualsiasi lavoro di
ricerca. Non fatevi spaventare; è un linguaggio leggermente diverso rispetto a
quello comunemente parlato, ma, oltre a essere semplice, ha il dono di essere
chiaro e preciso, limitando al minimo le interpretazioni; qualcosa che potrebbe
servirci anche nella vita comune per migliorare il nostro potere comunicativo e
la nostra interpretazione della realtà!
La seconda parte, molto più descrittiva, affronta
passo-passo la tecnica di acquisizione e riduzione dei dati. Per la fotometria
differenziale ho scelto di illustrare il funzionamento di IRIS, perché
gratuito, e Maxim DL perché estremamente semplice (fa fotometria in meno di un
minuto!), ma naturalmente si possono ottenere curve di luce con qualsiasi altro
programma. Vedrete che la strumentazione richiesta e la tecnica di acquisizione
ed elaborazione sono molto più semplici di quanto sia richiesto per ottenere
una buona fotografia del profondo cielo e alla fine si tratta solo di prendere
la mano con un mondo, quello della ricerca, estremamente affascinante e, in
questo caso, anche relativamente semplice.
Qualche passaggio, forse, potrebbe non essere di immediata
comprensione, ma questo non è un libro divulgativo da leggere sotto
l'ombrellone; è un manuale da studiare e comprendere fino in fondo, perché il
gioco, sebbene divertente, questa volta è serio e non è possibile fare ricerca,
anche con strumentazione amatoriale, senza sapere cosa si sta cercando e come
farlo. E alla fine è proprio questo il bello della ricerca, ciò che la eleva al
di sopra di molti divertimenti più semplici ma anche più effimeri: la
possibilità di essere consapevolmente protagonisti, e non più semplici
spettatori passivi, del progresso del genere umano e della nostra conoscenza
dell'Universo.
Il manuale è disponibile al momento solo in versione
cartacea a un prezzo molto vantaggioso: meno di 10 euro ed è l’unica guida
completa sull’argomento disponibile in lingua italiana.
A questo link è possibile scaricare un estratto gratuito in PDF del libro che mostra la prefazione, l’indice, l’introduzione e una parte
del capitolo sulla tecnica di ripresa; giusto per stuzzicare la vostra voglia
di nuove emozioni e sfide che potrebbero far entrare il vostro nome nella
storia dell’astronomia.
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