La sonda Voyager 1 |
Non c'è un confine fisico, né tantomeno un cartello che potesse avvertire Voyager 1 del traguardo raggiunto. Gli astronomi della NASA hanno quindi dovuto analizzare la densità e il comportamento del rarefattissimo gas attorno alla sonda, scoprendo che è 40 volte più denso di quanto non lo fosse nei mesi precedenti, quando era al confine con la bolla protettiva del Sole, chiamata eliosfera.
Questi dati preliminari richiederanno approfondite analisi per capire meglio la situazione, ma alla NASA non hanno più dubbi e per noi, che possiamo trascurare dettagli e tecnicismi di varia natura, non può che essere un momento di trionfo e di orgoglio. Non perché la nostra squadra di calcio ha vinto una stupida partita di uno sport; non perché una fazione politica ha trionfato sull'avversario, ma perché l'umanità intera ha scritto un'importantissima pagina della sua personale storia tra quelle stelle che rappresentano la realtà molto di più del mondo artificiale e contraddittorio che ci siamo creati in questi ultimi due secoli.
Quando i nostri nipoti un giorno nel loro libro di storia leggeranno questi avvenimenti, alcuni curiosi, altri annoiati, noi potremo dire, orgogliosi, che c'eravamo. Eravamo lì quel giorno in cui l'uomo ha compiuto il primo passo per raggiungere le stelle.
Qui la notizia ufficiale della NASA (in inglese).
Qui trovate un mio post sulle sonde Voyager e quello che le aspetterà in un lontano futuro.
Qui trovate uno degli ultimi aggiornamenti sullo stato di Voyager 1, la sonda immortale
quindi adesso noi siamo gli extraterrestri :)
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