Questo post è tratto dal mio libro "Sulle spalle di un raggio di luce", disponibile in ebook Kindle e in versione cartacea.
Sai, tantissime persone mi hanno fatto questa domanda. Molte per curiosità,
altrettante per potermi dimostrare l’inutilità della materia e l’assoluto disprezzo
verso le mie idee.
La risposta iniziale è sempre stata la stessa: nella nostra vita facciamo
tante cose che potrebbero non avere riscontri pratici, ma questo non implica
che non siano belle e divertenti.
La questione di utilità pratica, poi, è molto soggettiva. Tutti gli
sport, tutte le forme d’arte, la letteratura, la filosofia, la musica; tutto
ciò che rende nobile l’animo dell’essere umano e ci fa divertire ben oltre i
pochi minuti di una partita ai videogiochi, non ha utilità pratica. Si potrebbe
benissimo vivere senza, eppure, spesso, è il riempimento perfetto delle nostre
vite, il delizioso e cremoso cioccolato che rende qualsiasi torta inspiegabilmente
squisita.
L’astronomia, per coloro che la praticano con passione, ha lo stesso
significato.
In quanto disciplina scientifica, provvede direttamente alla sete di conoscenza
dell’uomo, alla voglia di scoprire, al desiderio di comprendere meglio le
proprie origini e il significato della vita.
Ma mentre quasi tutti concorderanno con te sul fondamentale ruolo della musica,
e molti, pur non apprezzandola, riconosceranno l’importanza della letteratura,
saranno pochissimi a rispettare l’astronomia.
Come lo capirai?
Semplicissimo.
Una volta che avrai terminato di ripetere la spiegazione che ti ho appena
fornito, queste persone, dopo un attimo di silenzio, guardandoti come un alieno
arrivato da Marte ti chiederanno di nuovo, con un tono un po’ scocciato: “si,
ma a cosa serve l’astronomia?”
A quel punto, con gli occhi che ti brilleranno più del Sole, potresti
fare la dichiarazione d’amore più bella di sempre, qualcosa che potrebbe
suonare in questo modo:
“L’astronomia è la materia che ti permette di conoscere le tue origini,
come funziona l’Universo, come si evolverà e quale sarà il tuo destino.
Ma c’è molto di più.
L’astronomia è delizia per l’anima e il corpo, perché non
c’è azione di più incontaminata bellezza che alzare gli occhi al cielo e
perdersi volando attraverso quel piccolo angolo di Universo che abbiamo
faticosamente cominciato a esplorare. Non ci sono limiti, non esistono
ingiustizie, niente problemi appartenenti a questo nostro mondo artificiale.
Per l’Universo siamo tutti uguali; nell’Universo possiamo trovare le risposte a
tutte le nostre domande, un incredibile sollievo alle nostre paure e un’eterna
energia per alimentare le nostre speranze.”
Sarebbe davvero bello
potersi lasciare andare in questo modo… Non farlo se non vorrai essere
umiliato. Non perdere tempo a spiegare
loro di nuovo; se non comprendono la prima volta, non ti basterà una vita per fargli
capire quello che senti.
Non ti scoraggiare e non essere deluso; in realtà sarai stato fortunato
perché questo potrebbe essere il modo infallibile per scoprire da subito quali
saranno le persone a cui potrai affidare la tua sensibilità e il tuo mondo
interiore, evitando le sofferenze tipiche di chi, invece, purtroppo lo scopre
troppo tardi.
Se proprio vorrai, potrai dargli la risposta che sto per dirti.
La ricerca astronomica, come ogni altro ambito di studio scientifico,
segue una regola fondamentale e molto potente: non importa cosa si cerca; nel
lungo percorso seguito per raggiungere il proprio obiettivo, si possono
ottenere conquiste tecnologiche inaspettate e sorprendenti. Se questo non
dovesse avvenire, la ricerca astronomica potrebbe in futuro rivelarsi utile per
applicazioni che al momento non possiamo neanche immaginare.
Un esempio molto potente è rappresentato dalle leggi di Keplero, delle
relazioni che determinano il moto dei pianeti del Sistema Solare scoperte
dall’astronomo tedesco tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo. A prima
vista inutili, dopo trecento anni si sono rivelate di fondamentale importanza
per mandare in orbita qualsiasi satellite artificiale.
La ricerca scientifica, in particolare quella astronomica, può costituire
solide basi per un futuro migliore per tutta l’umanità; il problema è la scarsa
lungimiranza di alcuni governanti che non vedono oltre la propria poltrona,
infischiandosene di progetti che potrebbero essere sfruttati a scopo personale
solamente dopo diversi anni da chi siederà in quello che era il loro posto.
Lo studio dell’Universo, in quanto sfida tecnologica e psicologica, è
ricco di risvolti pratici a volte poco conosciuti, diretta conseguenza delle
tecniche e delle strumentazioni utilizzate per la ricerca.
Se ora possiamo fare fotografie anche con un telefono cellulare e
visualizzarle sul computer lo dobbiamo a generazioni di astronomi e ingegneri
che hanno sviluppato questi dispositivi per le loro ricerche, fino a renderli
accessibili al pubblico.
Lo sviluppo dell’astronautica, dalle missioni lunari ai satelliti per le
telecomunicazioni, dai robot su Marte ai navigatori GPS, è stato possibile
unicamente a seguito delle scoperte in ambito astronomico.
Se un giorno avremo energia pulita e a basso costo sarà perché gli ingegneri
saranno riusciti a riprodurre il funzionamento delle stelle, scoperto dagli
astronomi secoli prima.
Lo studio del Sole è in grado di darci informazioni sul futuro della
Terra, su eventuali pericoli derivati dalle tempeste solari.
Parlando di pericoli, lo studio degli asteroidi potrebbe darci tempo a
sufficienza per evitare, con la tecnologia derivata dalla ricerca aerospaziale,
un impatto catastrofico come quello che estinse i dinosauri 65 milioni di anni
fa.
Conoscere le atmosfere e il clima degli altri pianeti del Sistema Solare
è utilissimo per capire quale possa essere il destino della Terra ed evitare
catastrofi climatiche, probabilmente generate dalla stessa mano dell’uomo.
Sono in realtà innumerevoli i risvolti pratici dell’astronomia.
Un paese che non offre abbastanza fondi alla ricerca è destinato
irrimediabilmente a restare indietro e perdere le sue menti migliori.
Sai qual è la cosa peggiore?
Che la cecità dei politici potrebbe essere
pagata a caro prezzo dall’intera popolazione, mentre loro continueranno a
sguazzare contenti nell’oro come i porci di tuo nonno fanno nel fango…
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