Ci sono due modi per
l’Universo di essere infinito: nello spazio e nel tempo.
L’Universo, infatti, potrebbe
avere un’estensione infinita, ma potrebbe anche essere esistito da sempre,
quindi avere un’età infinita.
Molto si discute, ancora,
soprattutto sulla sua estensione, ma prima di addentrarci in qualcosa di più
complesso, meglio escludere qualche ipotesi.
È infatti impossibile che
l’Universo sia infinito nello spazio e nel tempo contemporaneamente. Quindi, al
limite, può avere estensione infinita ma età finita, o viceversa.
Nel diciannovesimo secolo
un astronomo tedesco propose infatti una specie di esperimento mentale, che
presto sarebbe stato conosciuto nel mondo scientifico come paradosso di Olbers.
Se l’Universo è sempre
esistito ed ha estensione infinita, allora vuol dire che contiene infinite
stelle. Moltissime saranno troppo lontane per essere osservate direttamente,
anche dai più potenti telescopi, ma il concetto di infinito è veramente
potente.
In particolare, se il cielo
è popolato da infiniti astri, allora esso non potrebbe essere buio di notte, ma
brillare come la superficie di una stella. Addirittura, quindi, noi non
potremmo distinguere neanche il Sole, accecati dalla luce delle infinite stelle
che si somma e raggiunge il nostro pianeta.
Evidentemente questo
ragionamento non è corretto, perché il cielo di notte, fortunatamente, non è
brillante come il Sole.
Come si risolve, quindi, il
paradosso? La soluzione più semplice è che esso, appunto, non sia infinito
nello spazio o, in alternativa, esista da un tempo finito. Visto che la luce
viaggia a una velocità finita, seppur grande, se l’Universo fosse infinito come
estensione, ma non esistesse da un tempo infinito, la luce delle stelle
infinitamente lontane non avrebbe avuto il tempo per raggiungerci, quindi la
porzione di Universo che possiamo osservare realmente è comunque finita e sempre
lo sarà.
La parte di Universo a noi
accessibile dipende, evidentemente, dall’età stessa dell’Universo e definisce
quello che viene chiamato Universo osservabile.
Al contrario, invece,
l’Universo potrebbe essere esistito da sempre, risultare statico, ma avere
un’estensione finita. Anche in questo caso il cielo notturno apparirebbe scuro.
Qual è la teoria più
corretta secondo voi?