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giovedì 19 aprile 2018

Il centro galattico dal deserto di Atacama

Aspettavo questo momento da una vita.
Nel 2012 andai in Australia ma era Novembre e il centro della nostra Galassia si trovava basso sull'orizzonte, immerso in un'accecante luce zodiacale.
Quando mi trasferii ad Atacama lo scorso Dicembre, il periodo era ancora peggiore perché il centro Galattico si trovava proprio nella posizione occupata dal Sole. Sono dovuti passare quattro mesi prima di inaugurare quella porzione del cielo dell'emisfero sud talmente spettacolare da meritare avventurosi viaggi da parte di molti appassionati europei.
Ancora basso sull'orizzonte, il centro Galattico inizia a fare la sua apparizione verso la mezzanotte locale. Quando la sua sagoma valica l'orizzonte, ancora indistinta, si pensa che qualcuno abbia acceso le luci di una città a non molti chilometri di distanza. Quello che si osserva però non è inquinamento luminoso. Il cielo diventa chiaro, molto chiaro, a causa della luce di miliardi di stelle sovrapposte le une sulle altre, troppo lontane per essere viste singolarmente ma abbastanza brillanti da originare una nube luminosa estesa per decine di gradi.
Anche a pochi gradi dall'orizzonte, il centro Galattico è già più brillante della porzione che è possibile osservare dalle latitudini italiane nel periodo estivo. Si fa persino fatica a capire che stiamo osservando la stessa cosa, tanto sono stagliate le regioni oscure e talmente sono brillanti le nubi stellari galattiche.

E' l'inizio di uno spettacolo che terminerà nell'invero australe, con il centro Galattico proprio allo zenit e talmente brillante da illuminare il paesaggio intorno a noi. Non ho ancora provato questa situazione, ma posso assicurare che già al suo sorgere la luminosità dell'ambiente intorno a me è cambiata e non a causa delle luci di una lontana, quanto improbabile, città.

Singola posa da 30 secondi. Ecco la lampada cosmica dei cieli del Sud da Aprile fino a Ottobre

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