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lunedì 16 gennaio 2017

Osserviamo l'Universo che evolve

L'Universo è un ambiente in continua evoluzione ma spesso le nostre vite sono troppo brevi per notare dei cambiamenti. Spesso, ma non sempre. Se si ha pazienza e si scelgono gli obiettivi giusti, possiamo notare l'imponente evoluzione non solo dei pianeti del sistema solare, ma anche di oggetti molto più distanti, grandi e potenti.


Il caso più emblematico riguarda la nebulosa del granchio, ciò che resta di una stella esplosa nel lontano 1054. I resti del grande astro, circa 20 volte la massa del Sole, si stanno espandendo nello spazio a più di 1000 km/s! Data la distanza "contenuta" di circa 6500 anni luce, in pochi anni è possibile ammirare l'indescrivibile eleganza di un Universo che pulsa, che vive, che si modifica di continuo. Le tenui volute di gas e i filamenti di idrogeno ionizzato si espandono come una nube, a una velocità di molto superiore a quella di qualsiasi onda d'urto generata dalla più potente bomba nucleare qui sulla Terra. 


Stiamo di fatto osservando l'evoluzione di una delle più grandi esplosioni che potremo mai vedere nell'Universo, un fronte di indescrivibile potenza che solo l'Universo, con le sue enormi distanze e gli sterminati spazi quasi vuoti, riesce a farci concepire come se fosse il delicato battito di un cuore, il cuore del Cosmo.
 

Ma non è solo la nebulosa del granchio a evolversi in questa animazione. C'è un altro oggetto, che gli antichi credevano far parte di una classe immutabile, che ha cambiato la sua posizione negli 11 anni di intervallo tra le mie due foto. Lo vedete? In una delle due immagini ha una forma strana, dovuta a un difetto del sensore utilizzato.

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