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giovedì 5 gennaio 2012

Il Sole visto dagli altri pianeti del sistema solare

Dalla Terra il Sole appare grande circa mezzo grado, ovvero 30' (il simbolo ' sta ad indicare minuti d'arco. 1° è composto da 60 minuti d'arco; un minuto d'arco è composto da 60 secondi d'arco, il cui simbolo è ")
Questa dimensione si chiama apparente, perché dipende dalla distanza alla quale ci troviamo dall'astro considerato, nonché dalle sue dimensioni reali.

Il Sole visto dalla Terra e da Mercurio (a destra)
Un chiaro esempio di quanto sto dicendo lo possiamo visualizzare molto bene considerando la Luna.
Anche il nostro satellite naturale ci appare in cielo di diametro angolare molto simile al Sole.
Naturalmente dimensioni e distanze in gioco sono però molto diverse: la Luna è 4 volte più piccola della Terra e si trova a circa 384000 km, mentre il Sole è grande oltre 100 volte il nostro pianeta e si trova ad una distanza media di 150 milioni di chilometri.

Non è quindi difficile comprendere che il diametro apparente del Sole è di circa mezzo grado solamente se lo osserviamo alla distanza della Terra.
Se ci spostiamo su altri pianeti, la nostra stella occuperà in cielo una superficie differente.

Ecco che siamo quindi arrivati alla domanda cardine di questo post: come appare il Sole se visto dagli altri pianeti del Sistema Solare?

Non mi dite che non avete mai viaggiato con la fantasia verso mondi lontani e cercato di immaginare come sarebbe stato osservare la nostra stella da questi luoghi così diversi rispetto alla Terra.
Questa è una di quelle domande che a me personalmente ha sempre affascinato.
Ricordo persino quando trovai la prima risposta: sfogliando da bambino un libro di geografia di mia madre delle scuole superiori.
 
Le dimensioni del Sole dai pianeti del sistema solare
Purtroppo non abbiamo a disposizione, tranne nel caso di Marte e di una foto scattata dalla sonda Voyager 1, di cui vi parlerò tra qualche giorno, immagini scattate dalle sonde che testimoniano la luminosità e le dimensioni del Sole, per un semplice motivo: la nostra stella è troppo luminosa e rischia di danneggiare le telecamere di bordo, quindi si evita sempre accuratamente.
Con i moderni software planetari è comunque facilissimo volare verso pianeti lontani e dare uno sguardo al Sole.
Uno dei software più potenti per questo tipo di applicazioni è Celestia, liberamente scaricabile da questo sito.
Con questo programma possiamo osservare il Sole dalla distanza che vogliamo ed accorgerci di come cambiano le sue dimensioni a seconda di dove ci troviamo.

Da Mercurio il Sole appare grande fino a quasi 1° e mezzo, con una magnitudine che sfiora la -29, contro il mezzo grado della Terra ed una magnitudine di -26,75. Per avere un termine di paragone, immaginate un bel tramonto terrestre e pensate che quella sfera rossa, che ci appare così grande, da Mercurio avrebbe un diametro circa 3 volte maggiore: davvero impressionante! D'altra parte è normale, visto che nel punto più vicino al Sole dell'orbita planetaria siamo ad appena 46 milioni di chilometri.

Da Venere la visione si avvicina lentamente a quella terrestre. Il Sole è una sfera infuocata dal diametro apparente pari a circa 47', risultando quindi circa il 50% più grande, con una magnitudine pari a -27,4, circa 2,5 volte più brillante.

Oltrepassando la Terra e giungendo rapidamente su Marte, le dimensioni e la luminosità del disco solare iniziano rapidamente a diminuire. Dal pianeta rosso il Sole ha dimensioni di circa 19' ed una magnitudine di -25,64, circa 2,5 volte più debole di quanto lo sia quando osservato dalla Terra.
Se fossimo sulla superficie di Marte, magari al tramonto, sicuramente sapremmo apprezzare la differenza con la Terra, non solo per le dimensioni, ma anche per i colori di un crepuscolo davvero insolito e per certi versi inquietante, perché molto diverso da quelli cui siamo abituati ad assistere.

Il Sole al tramonto su Marte ripreso dal rover Spirit


Viaggiando verso i pianeti esterni, le distanze aumentano e le dimensioni si riducono notevolmente.
Da Giove il Sole è ormai un piccolo disco dalle dimensioni di 6', oltre 5 volte minore rispetto a quando osservato dalla Terra. La magnitudine è scesa a -23,16.

Il Sole da Nettuno non è che un punto non risolto
Alla distanza di Nettuno, a quasi 5 miliardi di km, il Sole è ridotto ad un punto di 1', delle stesse dimensioni di Venere quando osservato nel punto più vicino alla Terra.
L'occhio umano non riesce a risolvere una dimensione angolare così esigua; la nostra calda stella, che ci appare così grande durante i bellissimi tramonti terrestri, è ora ridotta ad un punto molto luminoso, di magnitudine -19,35.

Siamo ormai alla periferia del sistema solare, una regione di spazio popolata da corpi ghiacciati, con temperature dell'ordine dei -230°C. Il Sole è così lontano e piccolo che non riesce più a restituirci quel senso di caldo e benessere tipici della nostra lontana primavera.
Una strana sensazione allo stomaco ci fa capire che forse è ora di tornare verso casa. Chissà se gli astronauti che un giorno si spingeranno in questi luoghi lontani,  sentiranno la stessa nostalgia che ora possiamo solamente accarezzare con questo viaggio virtuale.

2 commenti:

  1. bello l articolo mi e piaciuto.. Volevo capire pero tutti i pianeti che si trovano per distanza dal sole dopo marte non potranno essere illuminati dalla luce del sole.. cioe mi spiego meglio dalle foto dei satelliti o sonde che abbiamo nello spazio si vede chiaramente una faccia del pianeta illuminata ed un altra buia ma visto che il sole per i pianeti piu esterni del sistema solare non e altro che un puntino in lontananza la luce rispecchiata su quei pianeti da dove arriva...grazie attendero la risposta

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    1. Tutti i pianeti e i corpi del Sistema Solare sono illuminati dal Sole (ed è per questo che li vediamo). Anche se le dimensioni apparenti del Sole si riducono, così come la sua luce, questa non scompare di certo. Alla distanza di Giove la luce solare è circa 25 volte meno intensa che sulla Terra, ovvero pari a quella che c'è in una giornata coperta da nuvole (non troppo spesse). Alla distanza di Plutone la luce che arriva è la stessa che c'è qui sulla Terra poco dopo il tramondo del Sole, oltre 600 volte maggiore di quella della nostra Luna piena: non è molta ma è sufficiente per farci vedere il pianeta nano anche dalla Terra con un piccolo telescopio.

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