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giovedì 22 settembre 2011

Un satellite colpirà l'Italia, falso! Ma se siamo fortunati ci sarà un bello spettacolo [Aggiornato 24/09 10:00]

In queste ore (23:30 del 22 Settembre) sta girando una notizia, soprattutto sui media classici, che come nella più classica delle situazioni è un misto tra verità (poca) e molto allarmismo, alla ricerca del solito scoop.
Il titolo di Corriere.it crea allarmismo totalmente ingiustificato

L'unica notizia certa fino ad ora è che il satellite della NASA UARS è destinato nei prossimi giorni a rientrare nell'atmosfera della Terra. Vista la consistente massa, circa 6 tonnellate e mezzo, gli scienziati hanno affermato che alcuni frammenti (una ventina), anche di cospicue dimensioni, potranno raggiungere la superficie terrestre.
Non è possibile prevedere al momento ne l'istante in cui il satellite entrerà nell'atmosfera, ne quindi il punto in cui gli eventuali detriti raggiungeranno il suolo.
Il satellite è completamente fuori controllo, quindi nessuno può decidere quando e dove farlo precipitare. Tutto dipende dalla sua orbita e dalla densità dell'atmosfera a quelle altezze.
Gli scienziati della NASA hanno comunque calcolato che la probabilità che i detriti cadano in zone abitate, coinvilgendo persone, è bassa, circa 1 su 3200.
Questa bassa probabilità si comprende molto meglio se consideriamo che il 70% del globo è coperto di acque, e nel restante 30% la concentrazione umana è estremamente ridotta (basti pensare ai giganteschi deserti o alle immense catene montuose).
Questi sono i fatti, che tutti possono controllare qui e qui, con aggiornamenti in tempo reale.
Non si sa molto di più al riguardo, solamente che le eventuali popolazioni vicine al punto di rientro dovrebbero assistere ad uno spettacolo celeste davvero unico: un'immensa palla di fuoco che probabilmente si frammenterà e lentamente solcherà il cielo, perfettamente visibile anche di giorno.

Partendo da una base di verità, i media classici riportano titoli altisonanti e allarmistici in cui si paventerebbe l'impatto sul territorio italiano. Questa volta la palma di titolo più minaccioso (finora) spetta alla versione online del Corriere della Sera.
E' bene sottolineare che questo allarmismo è totalmente ingiustificato perché ancora nessuno è in grado di prevedere il punto di impatto dei detriti e non sarà possibile fino a pochi minuti prima dell'entrata nell'atmosfera di UARS.
L'Italia ha le stesse, piccolissime, probabilità di essere raggiunta dai detriti in caduta, quindi il titolo utilizzato potrebbe essere valido per qualunque paese del mondo, ad esclusione dell'Antartide, non raggiunta dall'orbita del satellite.

Consiglio quindi a tutti di stare calmi e se siete curiosi di restare sintonizzati qui per sapere quando si verificherà il rientro.
Se volete conoscere più di questo satellite e dello spettacolo nel cielo che produrrà, date un'occhiata al sito space.com
Ultimo consiglio: se volete avere notizie astronomiche serie, non informatevi mai presso la stampa generalista, soprattutto italiana!

AGGIORNAMENTO 22/09 11:42:
Non avevo dubbi che quello del Corriere fosse il primo di una serie di titoli privi di fondamento.
Ecco che l'affidabilissimo (!) quotidiano online affaritaliani.it alza il tiro ed ora da per certa la caduta di frammenti sull'Italia.
Naturalmente l'ultimo bollettino della NASA afferma ancora che non si sa dove cadranno i frammenti, probabilmente NON sul nord America.
Cito testualmente: "As of 1:30 p.m. EDT Sept. 21, 2011, the orbit of UARS was 120 mi by 130 mi (190 km by 205 km). Re-entry is expected sometime during the afternoon of Sept. 23, Eastern Daylight Time. The satellite will not be passing over North America during that time period. It is still too early to predict the time and location of re-entry with any more certainty, but predictions will become more refined in the next 24 to 48 hours."
E' bene chiarire che un errore di anche pochi minuti nella determinazione dell'impatto con l'atmosfera, fa cambiare il punto di impatto di migliaia di chilometri, quindi mi chiedo come sia possibile per i giornalisti dare una notizia completamente priva di fondamento e alimentare allarmismi ingiustificati.
A questo punto gli esperti giornalisti di affaritaliani sono riusciti a prevedere quello che migliaia di preparati tecnici NASA non sono stati in grado di fare?
Sono pronto a scommettere che qualcun'altra testata alzerà ancora il tiro, vediamo chi la spara più grossa.

Intanto a questo link c'è una spiegazine del rischio reale che si corre: visto che la probabilità che venga coninvolta una persona a caso è di 1/3200, considerando l'intera popolazione mondiale, la probabilità che siate proprio voi ad essere colpiti è di circa 1/22400000000000.
Se per i giornalisti questa è la certezza in grado di scatenare l'allarme, allora vado a giocare al superenalotto, perché sono sicuro di vincere, visto che ho una probabilità 10 milioni di volte maggiore di fare 6 e diventare milionario! Anzi, potrei già dire ai giornali che ho vinto!

AGGIORNAMENTO 22/09 16:15:
Se volete tenere d'occhio la situazione in tempo reale, questo sito è perfetto. Si tratta del centro di studi sui detriti spaziali e di rientro, e attualmente da il rientro di UARS previsto per le 20 UT del 23 settembre. Non è questo il dato importante da tenere sotto controllo, piuttosto il numero vicino, che indica l'incertezza. Per ora siamo a +/- 14 ore, il che significa che il satellite può cadere ovunque sulla Terra. Come vedete, nessuna certezza ancora, neanche minima.

Altro link molto interessante, nel quale vengono forniti dati in tempo reale sul satellite e la sua posizione: da tenere d'occhio soprattutto in vista dell'impatto con l'atmosfera previsto (forse) per domani.


AGGIORNAMENTO 22/09 23:00:

Mentre i media ormai danno per assodato, almeno nei titoli, che l'impatto sul suolo italiano ci sarà, negli articoli, tra le parole allarmistiche, si legge un comunicato della protezione civile italiana che afferma una probabilità dello 0,9% di impatto sul suolo italiano.
E' abbastanza curioso sentire i telegiornali e leggere articoli nei quali si inizia parlando dell'imminente impatto, degli eventuali danni, delle zone cinvolte e poi concludersi con l'unico dato, quello 0,9% di probabilità che sebbene non debba essere trascurato, non da la minima certezza (per fortuna) di quanto si è invece affermato fino a quel momento. Questo è un modo classico per attirare l'attenzione senza fornire notizie totalmente inventate: l'impatto sul pubblico è assicurato e ci si mette al riparo da qualsiasi azione perché alla fine si è detta la verità.
Se questa stima fosse corretta, ci vuole ancora di coraggio per affermare con forza che l'impatto è sicuro, addirittura con molte ore di anticipo rispetto al comunicato della protezione civile.
A questo punto mi sono divertito anche io a fare una stima probabilistica sulla base dei dati attuali; per chi riesce a seguirmi, provo a spiegarmi.


Il center for orbital and reentry debris studies attualmente afferma che la discesa in atmosfera ci sarà alle 22:07 UT di venerdi, con un errore di +/-9 ore (non si capisce, ma penso che l'incertezza si riferisca ad una volta la deviazione standard). Questi sono gli unici dati ufficiali. 
Con un intervallo di tempo di 18 ore, il satellite compie 12 orbite (circa 90 minuti ad orbita). Di queste 12 orbite al massimo due possono coinvolgere l'Italia.
Alla velocità in ingresso in atmosfera di 30000 km/h, un intervallo di 3 minuti fa la differenza tra il colpire o meno il paese. Quindi: due orbite favorevoli su 12, con finestra temporale totale di sei minuti sui 1080 totali, porta la probabilità da impatto massima a circa il 5 per mille. Se l'errore si riferisce ad 1 sigma, significa che c'è il 68% di probabilità che si verifichi questo 5 per mille. 
Non abbiamo considerato che i 3 minuti di intervallo scelti, che equivalgono a 1500 km, sono verosimili solo se l'orbita del satellite fosse esattamente parallela all'asse maggiore dell'Italia. Detto questo, ad occhio mi sembra che la probabilità attualmente sia almeno la metà di quella data dalla protezione civile.
Visti i calcoli approssimati, l'ordine di grandezza resta lo stesso, quindi più o meno ci siamo.
La probabilità quindi attualmente è piccola ma non più infinitesima. Siamo ancora ben lontani dalla certezza decantata dai mass media che circolava sin da ieri sera, quando la probabilità era circa 10 volte inferiore. 


Staremo a vedere nelle prossime ore cosa succede. Domani per l'ora di pranzo dovremmo avere dati più precisi e potremo capire finalmente quanta importanza dare a questa situazione.



AGGIORNAMENTO 22/09/23:45:
Onore al sito del Corriere che ha corretto il titolo e l'articolo, che ora porta la firma illustre di Giovanni Caprara e tutte le corrette informazioni.

Non si parla più di impatto certo ma di probabilità da non trascurare e si afferma correttamente che la zona di impatto si conoscerà con discreta precisione solamente due ore prima dell'entrata in atmosfera.
Bravi!

AGGIORNAMENTO 23/09 12:50:
Il center for orbital and reentry debris studies ha effettuato una nuova stima che posticipa il probabile rientro per le 00:58 UT del 24 settembre, quindi circa le 2 di questa notte. Il decadimento orbitale sembra essere leggermente più lento del previsto (e sarebbe da indagare a fondo).
L'incertezza è ancora altissima, sebbene si sia ridotta a +/- 7 ore.
Il satellite è dato in caduta in mezzo al pacifico sin dal precedente bollettino, ma a causa dell'enorme incertezza questa informazione non ha ancora molto significato e di fatto l'entrata in atmosfera può avvenire ancora quasi ovunque (ad eccezione del Nord America probabilmente).
Questa sera, presumibilmente in prima serata, si dovrebbe sapere qualcosa di più. 
Ad occhio direi che per il momento le probaiblità che la scia di detriti interessi il nord Italia sia leggermente scesa, intorno ad 1 su 1000.




AGGIORNAMENTO 24/09 01:30:
sempre dal center for orbital and reentry debris studies arrivano dati che finalmente cominciano a restringere l'errore di caduta.
Attualmente l'entrata in atmosfera, di nuovo posticipata, è prevista per le 4:04 UT, quindi le 6:04 ora locale, del 24 settembre, con un errore di +/- 3 ore.
Sebbene ancora elevata, la minore incertezza ha permesso finalmente di escludere la caduta su buona parte della superficie terrestre.
Attualmente sono rimasti solamente 4 passaggi orbitali nei quali il satellite può decidere di tuffarsi in atmosfera, ed uno di questi interessa ancora l'Italia, in particolare il nord est. 
Considerando l'esiguo interessamento del nostro territorio, che viene solo sfiorato per circa 200 km dal passaggio "buono" del satellite, direi che la probabilità che eventuali frammenti cadano sul suolo italiano sia circa di 1/1000, minore di quella che si presentava ieri; le prossime ore saranno cruciali, ma c'è una buona probabilità che i resti del satellite precipitino in oceano o in pieno deserto. Restate sintonizzati





AGGIORNAMENTO 24/09 05:30:
La resa dei conti è vicina. Il center for orbital and reentry debris studies ha spostato ancora l'entrata in atmosfera di UARS, ora prevista per le 05:10 UT, le 07:10 locali, con un errore di +/- 2 ore.
Ancora più aggiornato il comunicato NASA che parla di rientro previsto tra le 5:45 e le 6:45 ora locale, quindi restringendo la finestra ad una sola ora.
L'incertezza a questo punto è sufficientemente bassa per escludere il coinvolgimento del nostro paese, non attraversato dalle due rimanenti possibili orbite in cui il satellite sarà destinato ad entrare in atmosfera. 
UARS sorvolerà il Canada, parte del continente africano e gli oceani Indiano, Pacifico ed Atlantico. Vista la scarsa concentrazione umana in queste zone, è altamente improbabile che l'impatto coinvolga insediamenti umani. Altro fatto che sembra evidente: l'Italia esce definitivamente di scena da questo scacchiere che a dire la verità l'ha sempre avuta come timidissima spettatrice, con buona pace dei titoli dei giornali di due giorni fa.
A questo punto me ne vado a letto, ci aggiorniamo probabilmente quando il destino di UARS si sarà compiuto, conscio che lo spettacolo del suo rientro in atmosfera non sarà probabilmente visibile dai nostri cieli.





AGGIORNAMENTO 24/09 10:00:
il satellite è rientrato in atmosfera; la conferma viene direttamente dall'ultimo comunicato NASA che attualmente non conosce ancora il punto d'impatto dei frammenti. Le ultime proiezioni, risalenti alla mattinata, confermano le probabilità di caduta in Canada, in oceano o in Africa. non si hanno notizie più certe; contrariamente alle aspettative, non è stato possibile prevedere esattamente la traiettoria neanche pochi minuti prima dell'entrata in atmosfera. Come la NASA afferma, per capire dove sono precipitati i detriti bisogna attendere testimonianze visive o radar effettuate dal suolo. La storia comunque si conclude qui, con un lieto fine che ci lascia anche un po' di amaro in bocca per non aver potuto assistere allo spettacolo celeste della distruzione del satellite.



9 commenti:

  1. Guardate,proprio 10minuti fa il TG2 ha fatto vedere un estratto della riunione della protezione civile dove dicono:
    Finestra di rischio dopo le 21:25,zon a rischia centro-nord,nord italia, da Emilia Romagna in su,toscana compresa.
    Io intanto preparo ombrelli e macchina fotografica! ;)
    Ad ogni modo quei 26componenti in titanio non sono da sottovalutare del tutto. Meglio prevenire no? Detto in un paese dove le commissioni grandi rischi vengono processate di omicidio colposo per non aver PREVISTO UN TERREMOTO...

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  2. Sarà probabilmente una misura preventiva sulla base del semplice assunto: meglio creare un falso allarme che correre il rischio che si verifichi senza che sia stato considerato.
    Posso quindi comprendere che la protezione civile ci stia pensando, ma bisogna tenere in mente che ad ora non si sa e non si può sapere dove arriveranno i detriti, quindi le informazioni date dal telegiornale sono false e tendono ad enfatizzare un rischio assolutamente minimo, quasi nullo; e per quasi nullo intendo dire che è più facile vincere al superenalotto che venire presi in testa da un pezzo di titanio.

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  3. giusto per aggiornare il quotidiano più allarmista.......

    http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2011/09/22/news/cade-satellite-della-nasa-allerta-su-tutto-il-nord-italia-5006698

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  4. Grazie Magrebba, se la contendono con il Corriere che ha corretto il tiro ed ora fa ancora più allarmismo!

    Maxferrario: concordo con te. La protezione civile si è tutelata in termini di legge, così se succede qualcosa è ben protetta. Il problema è che il buon senso dei media dovrebbe capire tutto questo e fare un'analisi oggettiva del rischio, bassissimo, invece c'è un gioco al rilancio sulla base di nulla. Sembra il telefono senza fili: qualcuno lancia una notizia vera e mentre passa di mano ai media viene stirata, catastrofizzata (si dice?), alterata in tutti i modi. Che poi basterebbe leggere le fonti per capire che si stanno dicendo cose prive di fondamento. Questa credo sia chiara malafede da parte dei media.

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  5. Ho un computer potentissimo che ha calcolato che c'è una probabilità molto alta che cada sulla redazione del Corriere della Sera, su quella del Tg2 o al limite direttamente in testa a Giacobbo! :-) :-)

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  6. ..a me basta che la sua profezia si avveri.. :D

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  7. Incrociamo le dita e allarghiamo il ventaglio delle probabilità includendo anche la redazione di Mistero! :-D

    Dall'ultimo comunicato NASA pare che si stia abbassando un po'più lento del previsto questo potrebbe tramutarsi su un rientro sopra la Russia o addirittura sul Pacifico... speriamo di no perchè è uno spettacolo che non vorrei perdermi!!!

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  8. La possibikità di uno spettacolo pirotecnico si sta allontanando. sono rimaste poche orbite possibili ed una piccolissima finestra di circa 1 minuto per il nord est Italia. Per chi resisterà a Morfeo, ci aggiorniamo per le 5 di mattina, quando ormai la traiettoria dovrebbe essere ben definita

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