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martedì 27 settembre 2011

8 Ottobre, appuntamento da non perdere: pioggia di stelle cadenti!

Il radiante delle Draconidi si trova nella costellazione del Draco
Il prossimo 8 Ottobre, tempo e previsioni permettendo, potremmo assistere ad uno degli spettacoli più belli da 40 anni a questa parte.

Le previsioni compilate da astronomi professionisti sono concordi nell'affermare che il continente Europeo sarà interessato da una notevole pioggia di meteore, meglio conosciute come stelle cadenti.
Se anche voi, come me, siete sempre rimasti un po' delusi dagli appuntamenti classici previsti ogni anno per la notte di San Lorenzo (meglio, tra il 12 e 13 agosto), questa sembra invece essere la volta buona.

Le draconidi, sciame meteorico poco conosciuto, dovrebbero dare spettacolo nella prima serata dell'8 Ottobre.
Secondo le stime, osservando nella costellazione del Draco, una ventina di gradi ad ovest della stella polare, direzione nord-ovest, dovremmo contare qualcosa come 300-400 meteore l'ora.

Una simile pioggia meteorica non è poi così rara, ma noi osservatori europei negli ultimi anni siamo stati accuratamente evitati da questi eventi, che hanno sempre prediletto le terre oltreoceano.
Questa volta invece abbiamo un posto in prima fila: meglio quindi prepararsi scegliendo un luogo buio, lontano dalle luci della città e assicurarsi una visione sulla costellazione del Draco in prima serata, da quando tramonta il Sole fino ad almeno le 23 locali.
I picchi massimi sono due; il primo previsto per le 19, è forse inosservabile a causa della luce del tramonto, mentre il secondo, alle 22, sarà perfettamente osservabile, nuvole permettendo (incrociamo le dita!).

Per osservare al meglio le stelle cadenti non è necessario alcuno strumento, solamente il nostro occhio e magari uno sdraio sul quale godersi lo spettacolo.
Purtroppo sarà presente anche la Luna a disturbare la scena, ma non troppo, vista la distanza angolare superiore ai 100°.

Giusto per rassicurare tutti: le stelle cadenti sono costituite da polveri e minuscoli granelli solidi che entrano a grande velocità nell'atmosfera terrestre e bruciano ad una quota media di 80 km. Nessun pericolo quindi che uno di questi sassolini arrivi al suolo, lo spettacolo è totalmente sicuro!

Naturalmente, come nella migliore tradizione dei media, non si è perso tempo nel dare un tono pericoloso a tutto questo, come riportato ad esempio qui (ma sono pronto a scommettere che sarà il primo di una lunga serie), ove si afferma che la NASA ha lanciato un allarme e che la rete dei satelliti mondiali sarebbe in pericolo.
Peccato che proprio nell'articolo si sia linkato un report compilato da astronomi professionisti nel quale si afferma chiaramente che il rischio per i satelliti è circa lo stesso di quello che si ha durante ogni modesta pioggia meteorica: "In other words, a Draconid outburst with a maximum ZHR of 800 presents the same electrical risk as a normal Leonid shower with a ZHR of 15, assuming the mass indices and shower
durations are the same. This is supported by the fact that no spacecraft electrical anomalies were reported during the strong Draconid outbursts of 1985 and 1998."
Naturalmente gli scienziati invitano a non prendere la cosa sottomano, ma non lanciano alcun allarme, anzi affermano che durante le precedenti piogge non si sono avuti problemi.
Non capisco come sia possibile lanciare un allarme ingiustificato da parte dei media e indicare come prova a supporto un articolo che invece analizza la situazione oggettivamente e lo riduce drasticamente.

Come sempre, consiglio di leggere le fonti, che in questo caso trovate qui, e di non credere mai ciecamente a tutto quello che ci viene detto, soprattutto quando si parla di allarmi, pericoli e catastrofi varie.
Sono pronto a scommettere che con l'avvicinarsi dell'evento ci saranno molti altri furbi in cerca di un titolo da prima pagine: le risate saranno assicurate.

Non possiamo essere certi che le previsioni saranno rispettate in pieno, ma meglio non perdere l'occasione, visto che all'orizzonte non si intravede uno spettacolo del genere per almeno una ventina d'anni.
Se volete sapere di più su questo particolare sciame meteorico e sulla sua storia, date un'occhiata a questo mio articolo.
Se volete riprendere il fenomeno, date invece una lettura a questo mio pezzo pubblicato dalla rivista Coelum.

Buona visione a tutti e fatemi sapere come è andata la serata!

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